Il Gran Premio di Spagna, quinta prova del mondiale, ha lasciato l’Alfa Romeo a bocca asciutta. Un week end difficile per Kimi Raikkonen e il nostro Antonio Giovinazzi, chiuso con un quattordicesimo e un sedicesimo posto. E il sorpasso in classifica costruttori della Haas.
Il ritorno della Formula 1 in Europa ha purtroppo coinciso con il primo 0 nello score del team Alfa Romeo Racing. Per la prima volta in questo mondiale, entrambe le monoposto hanno chiuso la gara fuori dalla zona punti. Con Kimi Raikkonen che è transitato quattordicesimo sotto la bandiera a scacchi, e il nostro portacolori Antonio Giovinazzi addirittura sedicesimo. Ora la scuderia italo-elvetica si trova in settima posizione nella classifica costruttori, alle spalle di McLaren, Racing Point e, da ieri, della Haas-Ferrari. E con la Renault che incombe ad un solo punto di distanza.
L’ennesimo fine settimana costellato di problemi tecnici, ha pesantemente condizionato le prestazioni di Raikkonen e Giovinazzi fin dalle prime prove libere.
Nelle prime due sessioni entrambi i piloti non hanno mai trovato il giusto set-up delle loro monoposto. Nella terza sembrava che i tecnici fossero riusciti a trovare il bandolo della matassa, e le due Alfa sono riuscite e tenere un buon passo.
Ma le qualifiche hanno riportato tutti con i piedi per terra. Giovinazzi, perseguitato da problemi all’impianto frenante, ha commesso un errore alla curva 10, nel suo giro veloce, ed è stato escluso dalla Q2. In più il pilota italiano ha dovuto sostituire il cambio sulla sua C38, con conseguente penalità di 5 posizioni, e partenza dal fondo della griglia. Raikkonen, dal canto suo, non è riuscito ad andare oltre la 14° piazza.
Ad una qualifica deludente, è seguita una gara non certo esaltante. Il finlandese fin dal primo giro si è ritrovato in ultima posizione, a causa di un fuoripista subito dopo lo spegnersi dei semafori. E’ poi riuscito a recuperare la quattordicesima posizione: senza però mai impensierire le scuderie di centro-classifica. Peggio è andata al nostro portacolori, che ha provato a recuperare posizioni, modificando anche la strategia in corso di gara. Al settimo giro Giovinazzi è infatti rientrato ai box per montare le mescole più dure, con la chiara intenzione di portarle fino alla bandiera a scacchi. Strategia che non ha dato i suoi frutti. Il pilota italiano infatti ha chiuso sedicesimo, davanti solo alle due Williams.
Nelle parole dei protagonisti nelle interviste del post-gara, tutta l’amarezza per il peggiore week end del mondiale.
Frédéric Vasseur, Team Principal Alfa Romeo, ha analizzato razionalmente ciò che è successo: “È stato un fine settimana deludente in cui non siamo mai riusciti a esprimere il nostro potenziale. È difficile trovare alcuni aspetti positivi. Il primo stint di gara è stato incubo: almeno l’ultimo stint è stata la parte migliore del weekend. Le circostanze non ci hanno aiutato: con la posizione in griglia di Antonio, e con Kimi che è finito in ultima posizione al primo giro, la nostra gara è stata effettivamente compromessa. Direi che il risultato di oggi sminuisce il nostro livello reale: tutto sembrava contro di noi questo fine settimana. In questi due giorni di test è importante valutare le nostre prestazioni e tornare al punto in cui siamo arrivati finora in questa stagione.”
Anche Kimi Raikkonen ha evidenziato l’importanza dei prossimi due giorni di test: “Cosa posso dire? Bene, abbiamo due giorni di test. Ne abbiamo bisogno e speriamo di poter capire quali sono i problemi. Nel complesso non è stato un weekend facile per noi. Detto questo, alla fine della gara abbiamo avuto la stessa velocità dei piloti davanti a noi. La mia uscita di pista al 1 ° giro non mi ha certo aiutato. Dopo la partenza ho cercato disperatamente di guadagnare alcune posizioni, ma l’asfalto era scivoloso e sono andato largo. Piuttosto deludente, ma come ho detto, speriamo che i test possano aiutare a cambiare le cose.”
Non meno amareggiato il nostro Giovinazzi, che ha ammesso che il cambio di strategia di gara non ha pagato: “Non è stato un weekend facile per noi. Abbiamo iniziato la gara dalla P18 e abbiamo provato a cambiare strategia per cercare di guadagnare alcune posizioni, ma alla fine non ha funzionato perché non avevamo il ritmo di quelli davanti. Dobbiamo lavorare sodo per avere un pacchetto migliore a Monaco e ottenere un risultato migliore. La battaglia di centroclassifica è serrata, e in passato abbiamo dimostrato di poter lottare per quelle posizioni.”
Cosa sta quindi succedendo all’Alfa Romeo Racing? Dopo le brillanti prestazioni in Australia e in Bahrain, e i punticini raccimolati da Raikkonen in Cina e a Baku, in Spagna il team italo-elvetico è rimasto a bocca asciutta. Un processo involutivo, che preoccupa soprattutto guardando le prestazioni della monoposto, che sul tortuoso circuito iberico, erano ben lontane da quelle delle rivali di centro-classifica.
Oltre a problemi di affidabilità che continuano ad affliggere la C38, il circuito del Montmelò ha messo in evidenza i limiti aerodinamici dell’Alfa Romeo, soprattutto nella fase di inserimento in curva.
E anche in classifica costruttori la discesa è ripida. Dal quarto posto, fieramente ottenuto nelle prime due gare, si è scesi al settimo dietro a McLaren, Racing Point e Haas. E con la Renault, ieri davanti con entrambe le monoposto, ad un solo punto.
Serve quindi fin da subito ritrovare la competitività mostrata nei GP precedenti, con l’obiettivo di ritornare nella zona punti quanto prima possibile, contando anche su qualche aggiornamento tecnico sulla C38. Dopo la debacle spagnola, urge ritrovare il Raikkonen che tutti conosciamo e, soprattutto, la grinta del nostro Giovinazzi, ancora alla ricerca dei suoi primi punti in F1.
E Monaco, circuito in cui le doti di guida dei piloti emergono più che in altri tracciati, potrebbe essere il punto di ripartenza!