Speciale Leclerc: Carlo Vanzini (Sky Sport F1) intervista il pilota Ferrari [ VIDEO ]
Una bella e lunga chiacchierata durante una partita a calcio balilla, aspettando il Gran Premio di Monaco di Formula 1. E’ questo quello che è successo tra il pilota Ferrari, Charles Leclerc, e la voce di Sky Sport F1, Carlo Vanzini. Nel weekend di Montecarlo, in un’intervista speciale il giovane pilota monegasco della Scuderia di Maranello risponde alle domande del giornalista e noto volto di Sky.
Carlo Vanzini: Il casco per Monaco ha una dedica in particolare?
Charles Leclerc: “Il disegno metà è ispirato a papà e metà a Jules Bianchi, le persone che mi hanno aiuato molto. Senza di loro non sarei arrivato in F1. E’ stato un modo per ringraziarli. Li porto sempre con me”.
Carlo Vanzini: A cosa giochi di solito?
Charles Leclerc: “Videogiochi, con FIFA. Non ci passo molte ore, dipende dal giorno. Forse quando ero più piccolo passavo più tempo con le consolle”.
Carlo Vanzini: Cosa fai il resto della giornata se non ti alleni?
Charles Leclerc: “Resto a cass con amici e la famiglia. Provo a rilassarmi perché non abbiamo molto tempo. Provo a vedere gli amcii quando sono a casa. E comunque mi preparo per le gare successive”.
Carlo Vanzini: Ti rendi conto di essere un pilota di F1?
Charles Leclerc: “Sì, ma mi considero una persona normale”.
Carlo Vanzini: Non ti guardi mai allo specchio per dirtelo?
Charles Leclerc: “No, non sono così. Ma essere un pilota Ferrari è un grande onore”.
Carlo Vanzini: Qual è il tuo eroe della F1?
Charles Leclerc: “E’ stato sempre Ayrton Senna”.
Carlo Vanzini: Anche se non lo hai visto correre?
Charles Leclerc: “Sì, papà era un gran fan di Senna e tutto quello che mi ha raccontato me l’ha trasmesso”.
Carlo Vanzini: Cosa ti porti dentro di Senna?
Charles Leclerc: “Non direi mai che ho qualcosa di Senna, sarebbe arrogante. Ma è un esempio da seguire, perché aveva talento ma faceva anche il giusto lavoro per diventare quello che poi è diventato, entrambi gli aspetti sono importanti”.
Carlo Vanzini: Ti piace come soprannome “il predestinato”?
Charles Leclerc: “Sono sicuramente nato per correre. Nato per vincere? La mentalità c’era già da bambino, non potevo accettare di perdere, il secondo posto non mi piaceva, non ero mai soddisfatto fino a quando non vincevo. Per vincere in pista bisogna soprattutto lavorare. Nascere con il talento è una cosa, ma il lavoro è la cosa più importante”.
Carlo Vanzini: Hai visto le foto dei campioni del mondo con la Ferrari? Manca la tua lì…
Charles Leclerc: “Mi piacerebbe che un giorno ci fosse anche la mia foto. È difficile dire quando succederà, ma sicuramente io darò tutto per riportare la Ferrari dove merita di stare”.
Carlo Vanzini: Ti immagini campione del mondo?
Charles Leclerc: “Quel giorno proverei a essere il più normale possibile. Ma per adesso preferisco concentrarmi solamente sul lavoro che c’è da fare per arrivare fino a quel traguardo e basta, perché la strada è ancora lunga. Mi piace avere questa mentalità, pensare che la strada sia ancora lunga, mi piace lavorare e concentrarmi sui punti negativi da migliorare”.