Andrea De Adamich ha detto la sua sulla situazione attuale all’interno del Circus. L’ex pilota e giornalista triestino, classe 1941, aveva esordito in Formula Uno nel 1968, correndo fino al GP di Silverstone del 1973, quando si fratturò entrambe le gambe alla guida della sua Brabham. Dalle pagine della Gazzetta di Modena, ha dichiarato ciò che pensa dei protagonisti della stagione F1 in corso.
“Innanzitutto era impensabile pensare ad una Mercedes più debole rispetto agli anni precedenti”, ha sottolineato subito De Adamich. In seguito, non ha risparmiato critiche al pilota della Ferrari Sebastian Vettel, reo, secondo lui, di avere perso la lucidità che serve per affrontare con successo un avversario come Lewis Hamilton: “Il tedesco ci ha messo del suo, perchè ha dimostrato di aver perso quella calma necessaria per ottenere risultati di altissimo livello. Inoltre, il comportamento finale, quando ha spostato i cartelli, mi ha sbalordito; ci sono delle regole e vanno rispettate anche se non ci piacciono”.
A proposito di Vettel, il triestino ha poi detto: “Oggi Seb non mi sembra essere al livello di Lewis Hamilton, anche se a Montreal lo ha tenuto a bada. Merito delle sue capacità che non si sono certo dissolte, ma anche di una Ferrari apparsa molto performante”. E, a proposito dell’altro pilota in Rosso, De Adamich si è mostrato molto positivo e ottimista per il futuro: “Ha tenuto un comportamento molto maturo fino ad ora, sul potenziale di Charles non ci sono dubbi”.
Il giudizio su Vettel è sicuramente uno dei più severi che si siano visti o sentiti dopo quanto successo a Montreal la scorsa domenica. Pur non entrando nel merito della penalità , De Adamich ha posto l’accento su quello che sembra essere il vero problema di Vettel: la lucidità . Tralasciando lo spostamento dei cartelli, che peraltro non è così grave come si tende a sottolineare, è innegabile che tutto sia nato da un errore (un altro, direbbero i più spietati) del tedesco. Si è trattata dell’unica sbavatura del weekend, è vero, ma è altrettanto vero che alla fine gli è costata la vittoria. Alcuni commentatori non hanno mancato di sottolineare come Seb non sembri mai essere uscito dal tunnel in cui è entrato a Hockenheim lo scorso anno, e come la lista dei suoi errori sembri non finire mai. In realtà la condotta di gara canadese di Vettel è stata impeccabile eccetto che per l’uscita di pista; chissà che non sia un segnale positivo per il futuro.
De Adamich ha poi parlato anche di altri due nomi in qualche modo legati a Maranello. Il primo è Fernando Alonso: “Non penso che in Ferrari troverebbe un ambiente favorevole; la 24 Ore di Le Mans, per quanto speciale non è la Formula Uno. Comunque è ancora molto veloce”. Un altro pilota sotto la lente d’ingrandimento è Daniel Ricciardo: “E’ un peccato che non sia approdato a Maranello; lo ritengo un grande pilota, lo ha dimostrato anche lo scorso anno contro un compagno di squadra difficile come Verstappen”.
“Dalla Ferrari, al momento, ci si può attendere che riesca finalmente a scaricare a terra tutta la potenza dei suoi cavalli – ha chiosato De Adamich -. A quel punto il futuro sarĂ molto meno problematico”.
Gp Canada F1 – I video con i fatti di Montreal