GP Austria F1 2019 | La Conferenza Stampa Piloti dal Red Bull Ring
Neanche il tempo di sventolare la bandiera a scacchi che il Circus più veloce del mondo torna in pista in un altro tracciato storico come quello di Spielberg.
Sebbene siano passati pochissimi giorni, è già tempo di pensare ad un nuovo Gran Premio e la conferenza stampa piloti del giovedì da ufficialmente inizio al Gran Premio d’Austria.
I protagonisti che si sono presentati davanti ai giornalisti sono: Charles Leclerc, Max Verstappen, Alexander Albon, Kevin Magnussen e Sergio Perez.
Di seguito riportiamo le risposte più interessanti date dai piloti alle domande dei giornalisti.
Charles Leclerc
Il monegasco della Ferrari è stato l’unico a dare battaglia ad una Mercedes nel Gran Premio di Francia, ma appena gli hanno chiesto se in Austria avrebbe dato del filo da torcere alle Mercedes lui ha risposto così: “Difficile. In Francia hanno dimostrato di essere forti anche sul passo gara e noi abbiamo faticato con il secondo set di gomme, perciò se loro non hanno problemi è complicato sfidarli. Devo continuare a lavorare. E’ una questione di approccio in generale, che non riguarda solo me e spero di poterlo dimostrare anche qui. Adoro questa pista, corta e mi ricorda il periodo dei kart, ma non c’è pressione“. Nella scorsa gara, Leclerc ha battuto nettamente Vettel in qualifica e per questo i giornalisti gli hanno chiesto se è cambiato qualcosa: “Credo che ho lavorato sull’approccio, sull’assetto cercando di anticipare l’evoluzione della pista. Devo analizzare per capire cosa lasciare nel Q1 per poi sfruttare tutto al meglio nel Q3“.
Max Verstappen
Verstappen un anno fa festeggiò la prima vittoria RedBull nel Gran Premio di casa della scuderia, ma per quest’anno ha smorzato subito l’entusiasmo: “Vincere come un anno fa? Difficile, serve fortuna. Dobbiamo continuare a spingere, ci manca un po’ di passo sia per il telaio che per il motore. Ci manca qualcosa per puntare ancora più in alto. Rispetto alla Ferrari ci manca velocità in rettilineo mentre siamo meglio in curva. Dobbiamo lavorare. Tifosi olandesi? Ce ne saranno tanti e spero di poter regalare loro un bel weekend“.
Kevin Magnussen
Il danese della Haas ha più volte espresso le sue difficoltà su questa vettura e quindi ad inizio conferenza stampa ha riassunto un po’ la sua prima parte di stagione: “In Francia un GP deludente. Fino ai test invernali l’auto ha dato buone risposte, poi in gara abbiamo faticato parecchio. La gara peggiore della Haas in Francia? In termini di sensazioni, queste sono state pessime. Dal sesto posto di Montecarlo… poi fatichi a passare il Q1 ed è tutto deludente. L’umore per questo fine settimane? C’è incertezza perché non sappiamo cosa aspettarci. Sappiamo di avere una buona macchina, ma in alcuni situazioni non va bene e non riusciamo ad evidenziare il problema. Siamo confusi, difficile trovare una spiegazione. Ma stiamo lavorando sodo per capire ed esaminare il problema. Per questo weekend ho buone sensazioni, fiducia per questa pista che sembra andare bene per la nostra macchina“.
Sergio Perez
Anche il messicano della Racing Point ha avuto dei problemi in questo primo terzo di stagione ed ha espresso le sue difficoltà e la sua fiducia: “Molto frustrante quando non vai a punti, fa male. Abbiamo affrontato tre gare difficili ultimamente e a centro griglia siamo tutti vicini e un piccolo salto in avanti può fare la differenza. Sono fiducioso. A centro griglia sono tutti lì, non ci sono più team scarsi. Ho speranze per dare una svolta positiva. La macchina? Sto ancora cercando di sfruttare al meglio quello che so, incostante ma abbastanza normale“. Dopo di ché Sergio ha espresso il suo desiderio rimanendo però con i piedi per terra: “Andare a punti sarebbe una svolta. In Francia ci siamo andati vicini, stiamo facendo dei miglioramenti“.
Alexander Albon
Il giovanissimo pilota thailandese è stato il primo a parlare davanti ai microfoni e ha iniziato raccontando il suo approccio alla F1: “Come squadra abbiamo faticato sul passo gara, ma non è andata così male. All’inizio è stato uno choc, poi tutto diventa più normale. La cosa importante è imparare a parlare con il team, comprendere gli ingegneri. E ci vuole tempo“. Come ogni pilota sogna di vincere ma attualmente è consapevole della situazione: “A centro griglia battaglia bella, ma dai primi sei c’è un distacco ampio“.