Quello che si terrà domenica si terrà al Red Bull Ring sarà il nono appuntamento stagionale per il circus della F1.
Il circuito, di proprietà dell’omonima scuderia austriaca, fa da anni parte del calendario, anche se è ritornato ad ospitare un Gran Premio, dopo una pausa, solo dal 2014. Quello di Spielberg è l’unico circuito in calendario in cui il giro è completato in meno di 65 secondi, pur essendo lungo all’incirca come i circuiti di Budapest e Montreal (4,3 km). Questo dipende dalla presenza di rettilinei percorsi ad alta velocità e dalla presenza di poche curve. Caratteristica peculiare della pista austriaca è il grande dislivello: quasi 65 metri dal punto più alto a quello più basso. Ciò rende difficile per i piloti scegliere il tempo di staccata, anche a causa delle ondulazioni presenti nell’asfalto.
In una scala da 1 a 5 i tecnici Brembo hanno classificato il Red Bull Ring come mediamente impegnativo per i freni, con un indice di difficoltà di 3.
L’impegno dei freni durante il GP
Il tracciato è caratterizzato da curve secche e brevi rettilinei che non danno il tempo agli impianti frenanti di raffreddarsi. Questi sono chiamati all’appello 7 volte ogni giro, per un tempo di 10 secondi (dato minore anche di quello registrato nella pista di Monza), che corrisponde al 15 per cento del totale.
Da questo punto di vista è grande la differenza di utilizzo fra la prima e la seconda metà della pista: 6 secondi e mezzo da curva 1 a curva 6, contro i 3 secondi di utilizzo dalla 6 alla 10. Anche la media delle decelerazioni rispecchia questa differenza: 5,2 g nella prima parte della pista contro i 2,3 g della seconda.
Le frenate più impegnative
Come detto, il Red Bull Ring presenta 7 frenate, di queste, 3 sono considerate impegnative per i freni e 4 sono leggere. La curva Remus (curva 3) è la più difficile per gli impianti frenanti. I piloti vi arrivano dopo il rettilineo più lungo della pista, a circa 328 km/h. In soli 2,59 secondi e 127 metri scendono a 84 km/h, con una decelerazione di 5,2 g. Il carico operato dei piloti sul pedale del freno e di 174 kg.
Sono 5, 2 g anche quelli subiti dai piloti in curva 4. La velocità con cui arrivano in frenata è addirittura superiore a quella della curva precedente: 331 km/h. In circa 2,57 secondi si passa a 120 km/h con un carico sul pedale del freno di ben 171 kg.