GP Francia F1 – Lewis Hamilton è per l’ennesima volta l’uomo del sabato, il poleman per eccellenza su una vettura che sembra essere stata disegnata per sbriciolare ogni avversario in pista. Anche in Francia, al Paul Ricard, il dominio della prima fila Mercedes è proseguito senza intoppi e a nulla sono serviti i tentativi di una Ferrari leggermente in affanno sul tracciato francese.
Inoltre, domani in gara il Cavallino giocherà con un’unica punta poiché Sebastian Vettel ha sorpreso tutti in negativo non riuscendo ad andare oltre al settimo posto finale. Grandissima sessione per le due McLaren che sembrano aver intrapreso la strada giusta per acciuffare la Red Bull dopo aver espugnato l’intera terza fila con Norris davanti a Sainz, eclissando i rivali della Renault sul loro tracciato di casa.
Q1: FERRARI E MERCEDES VICINISSIME, DIETRO SI ACCENDE LA LOTTA
Le due Mercedes e Charles Leclerc hanno cominciato la prima sessione di qualifiche prendendosi i primi tre posti raggruppati in appena un decimo di secondo. Sebastian Vettel, invece, è sembrato meno in palla rispetto al compagno di squadra ma è comunque riuscito a qualificarsi agevolmente nonostante il miglioramento della pista. Chi è stato meno tranquillo, invece, sono stati i due Red Bull. I torelli non hanno disputato un Q1 molto convincente e Max Verstappen ha addirittura rischiato di rimanere escluso rimanendo ai box a tempo scaduto. La notizia è che nel fondo della classifica è andata in scena una lotta serratissima che alla fine ha visto le due Williams sconfitte, come da pronostico, insieme a Stroll, Kvyat e Grosjean, autore di un errore davanti al suo pubblico.
Q2: PIOVONO GOMME MEDIUM, GIOVINAZZI FA LA MAGIA
Sembrava scontata la mossa di utilizzare la gomma media in Q2 per avere domani una migliore strategia di gara. Però, nessuno si aspettava che, oltre alle Mercedes, le Ferrari e Verstappen, pure la McLaren e la Renault potessero tentare il taglio con la gomma gialla. Eppure, le due McLaren hanno stupito tutti mettendosi a sandwich attorno a Max Verstappen a parità di mescola. Anche Daniel Ricciardo ha passato il taglio con la gomma media, mentre Hulkenberg ha commesso un errore nel suo ultimo tentativo compromettendo la propria qualificazione al Q3. Il migliore della seconda sessione, però, è stato senza ombra di dubbio Antonio Giovinazzi che con la sua Alfa Romeo a gomma Soft è riuscito non solo a battere il proprio compagno di squadra, Raikkonen, ma a centrare anche un importantissimo Q3 piazzandosi davanti addirittura alla Red Bull di un deludente Pierre Gasly, a parità di mescola. A rimanere esclusi, oltre al sopracitato Hulkenberg, anche Raikkonen, Perez, Magnussen e Albon.
Q3: MONOPOLIO HAMILTON E MERCEDES, VETTEL SPROFONDA
In Q3 le Mercedes hanno dato il colpo di reni finale mettendo in scena una performance disarmante. Le Frecce d’Argento hanno iniziato a volare e Lewis Hamilton si è dimostrato il miglior interprete del Paul Ricard andando a conquistare la pole position e distruggendo il record della pista che aveva fatto segnare la passata stagione. Subito dietro di lui, Valtteri Bottas non è stato abbastanza efficace e dopo aver commesso una serie di errori nel suo ultimo tentativo ha dovuto alzare bandiera bianca e accontentarsi del secondo posto davanti alla Ferrari di Charles Leclerc. L’altro ferrarista Sebastian Vettel ha patito un problema al cambio durante il suo primo tentativo, che poi ha abortito, ma durante il secondo tentativo non è comunque riuscito ad andare oltre a un deludente settimo posto. A fregare posizioni al tedesco ci hanno pensato Max Verstappen, che partirà a fianco a Leclerc, e le due McLaren; vere rivelazioni del sabato entrambe in terza fila. In quarta fila, insieme a Vettel, ci sarà Ricciardo, mentre in quinta fila è proseguito il periodo grigio di Pierre Gasly davanti al nostro Antonio Giovinazzi.
GP FRANCIA F1 2019 - Sabato 22 Giugno 2019 - GRIGLIA DI PARTENZA Nr Pilota Team ---Q1--- ---Q2--- ---Q3--- Gap 1 L. Hamilton Mercedes 1'30"609 1'29"520 1'28"319 2 V. Bottas Mercedes 1'30"550 1'29"437 1'28"605 +0.286 3 C. Leclerc Ferrari 1'30"647 1'29"934 1'28"965 +0.646 4 M. Verstappen Red Bull 1'31"327 1'30"099 1'29"409 +1.090 5 L. Norris McLaren 1'30"989 1'30"019 1'29"418 +1.099 6 C. Sainz McLaren 1'31"073 1'30"319 1'29"522 +1.203 7 S. Vettel Ferrari 1'31"075 1'29"506 1'29"799 +1.480 8 D. Ricciardo Renault 1'30"954 1'30"369 1'29"918 +1.599 9 P. Gasly Red Bull 1'31"152 1'30"421 1'30"184 +1.865 10 A. Giovinazzi Alfa Romeo 1'31"180 1'30"408 1'33"420 +5.101 ------------------------------------------------------------------------- 11 A. Albon Toro Rosso 1'31"445 1'30"461 12 N. Hulkenberg Renault 1'30"865 1'30"544 13 S. Perez Racing Point 1'30"964 1'30"738 14 K. Raikkonen Alfa Romeo 1'30"972 1'31"348 15 K. Magnussen Haas 1'31"166 1'31"440 --------------------------------------------------------- 16 D. Kvyat Toro Rosso 1'31"564 (*) 17 R. Grosjean Haas 1'31"626 18 L. Stroll Racing Point 1'31"726 19 G. Russell Williams 1'32"789 (*) 20 R. Kubica Williams 1'33"205
(*) partiranno dal fondo dello schieramento, per la sostituzione di elementi della Power Unit