Il piccolo paesino di Le Castellet ospiterà l’ottavo appuntamento stagionale del calendario di Formula 1. Il circuito, intitolato a Paul Ricard, promotore della creazione dell’evento, ha debuttato in F1 nel 1971, modificando nel tempo più volte il suo layout. La variazione più importante riguarda la chicane introdotta nel lungo rettilineo del Mistral (altrimenti lungo circa 1,8 km), da molti criticata.
Proprio qui si trova la frenata più difficile di tutta la pista, che è lunga nel complesso 5.842 metri, la quinta più lunga del mondiale. Pista molto tecnica, con curvoni velocissimi ed altri molto lenti. Amata dai piloti in quanto si può spingere al massimo fin dalle prove libere, grazie alle ampie (e caratteristiche) vie di fuga.
Anche se si è tornati a correre qui solo dalla scorsa stagione, i team conoscono molto bene la pista in quanto utilizzata per i test dei nuovi pneumatici, ma non mancheranno le insidie dato che quest’anno la maggior parte della sede stradale è stata riasfaltata. Il Paul Ricard è definito dai tecnici Brembo come scarsamente impegnativo per gli impianti frenanti. In una scala da 1 a 5, ha fatto segnare un indice di difficoltà di 2.
L’impegno dei freni durante il GP
Dal semaforo verde alla bandiera a scacchi, i piloti useranno i freni per il 17 percento del tempo, circa 15 secondi e mezzo al giro, valori simili a quelli di piste come Sakhir e Sochi.
Anche l’energia dissipata (115kWh) che il carico sul pedale del freno (33 tonnellate) sono fra i valori più bassi dell’intero calendario.
Le frenate più impegnative
Il Circuit Paul Ricard presenta 8 frenate, di cui solo una è considerata impegnativa per i freni, 2 di media difficoltà e 5 sono leggere.
Come detto, la chicane del rettilineo del Mistral (curva 8) è la staccata più impegnativa del circuito. Da 340 km/h le monoposto passano a 137 km/h, in soli 123 metri e 2,09 secondi.
Sono 5,3 i g di decelerazione che subiscono i piloti nella frenata di questa chicane. Ma relativamente impegnativa è anche la frenata della prima curva, alla fine del rettilineo del traguardo: 5,5 g. Qui si passa da 331 km/h a 177 km/h in 1,72 secondi.