I primi otto round di questo campionato ci hanno raccontato di un campionato che a centro gruppo mostra un equilibrio di forze a cui raramente abbiamo assistito nelle ultime stagioni. In tale scenario bisogna evidenziare come la scuderia di Woking in maniera particolare, stia sorprendendo come mai ha fatto negli ultimi anni. Al Paul Ricard la McLaren ha concretizzato perfettamente le buone sensazioni già emerse negli appuntamenti che hanno preceduto il weekend francese.
Le basi di questo periodo particolarmente positivo per la squadra di Zak Brown risiedono nei diversi reparti del team. La crescita che sta compiendo il team inglese è sicuramente frutto di un lavoro costante e positivo da parte del settore dedicato alla ricerca e sviluppo che, gara dopo gara, sta sfornando aggiornamenti che finora hanno riscontrato buoni risultati in pista.
Dal punto di vista tecnico, la MCL34 è una monoposto che ha dimostrato fino a questo momento di potersi adattare a diverse tipologie di tracciati, una versatilità mai mostrata negli ultimi campionati. Anche le performance sul giro secco non sono mancate, una dimostrazione ne è la doppia qualificazione per il Q3 raggiunta in Canada, in Francia, dove i due piloti hanno monopolizzato la terza fila in griglia, ad un soffio dalla quarta casella.
Anche l’organico del team sta fruttando positivamente, a partire proprio dal team principal Andreas Seidl. L’ex capitano del muretto Porsche nel WEC, seppur approdato a Woking solo poche settimane fa, ha già dato una solida impronta al lavoro della squadra.
Una fetta della torta dei meriti va anche a chi sta dietro al volante. Carlos Sainz, che in Austria firmerà la sua novantesima presenza nel circus iridato, ha fra le mani l’occasione di poter esprimere il suo potenziale come raramente ha potuto fare nelle sue stagioni in F1. La Francia è stata poi la terra in cui si è concretizzato in maniera definitiva il talento del giovane Lando Norris. Il rookie diciannovenne oltre a velocità e costanza ha espresso le sue capacità di gestione gara anche nelle situazioni più delicate.