Dopo otto gare appare ormai chiaro come la Mercedes stia correndo spedita verso la sesta stagione consecutiva di trionfi in Formula 1. Il team ha vinto tutte le otto gare disputate nel 2019, mettendo a referto ben sei doppiette. Il record della McLaren-Honda, risalente al 1988, di undici gare vinte consecutivamente dall’inizio del campionato è ancora distante, ma non più impensabile.
Dal 2014, principio dell’era turbo ibrida, il team di Toto Wolff ha conquistato cinque titoli costruttori e altrettanti titoli piloti. Nei primi anni di dominio si identificava nella power unit il vero valore aggiunto di Mercedes. Con il proseguo delle stagioni è cambiato il regolamento tecnico e con esso il concept delle monoposto, con un maggior focus sul carico aerodinamico. Il team anglo-tedesco ha saputo fare della capacità di reazione il suo più grande punto di forza.
Lewis Hamilton guida il campionato con 36 punti di vantaggio sul compagno di team Valtteri Bottas. Sebastian Vettel, terzo, è distante 76 punti. Nella classifica riservata ai team, la Mercedes vanta 140 lunghezze di vantaggio sulla Ferrari.
Nella nostra personale analisi, abbiamo ipotizzato un proseguo del dominio delle Frecce d’Argento. Basandoci sulla media dei punti guadagnati da Hamilton e dal team rispettivamente su Vettel e sulla Scuderia di Maranello nelle prime otto gare, abbiamo identificato il gran premio in cui la compagine di Brackley potrà festeggiare un eventuale ma probabile sesto titolo costruttori consecutivo, ottenendo anche la matematica certezza di festeggiare in “famiglia” il titolo piloti.
Il pilota inglese ha guadagnato una media 9,5 punti a gara su Vettel, mentre il team ha costruito un margine medio di 17,5 punti a gran premio sul team guidato da Binotto. Continuando di questo passo, la Mercedes potrà festeggiare il titolo costruttori già in Russia, il prossimo 29 settembre. Al termine dello stesso weekend, la Ferrari potrebbe anche uscire matematicamente dalla lotta per il campionato piloti. Al termine del Gran Premio di Russia, rimarranno ancora cinque weekend di gara da disputare. Proprio a Sochi la Mercedes ha potuto festeggiare il titolo costruttori nel 2014 e nel 2015.
Preso atto di queste ipotesi, la curiosità degli appassionati volge alle possibilità di recupero dei rivali, Ferrari in primis. Binotto ha promesso continuità nello sviluppo della SF90. Il layout di alcuni circuiti in calendario potrebbe essere più favorevole al team italiano. Occorrerà comunque minimizzare gli errori per affrontare una Mercedes che è sin qui stata praticamente esente da sbavature.