Renault F1 pronta a ben figurare anche nel Gp di casa in Francia
Quando il circo della velocità pianta le sue tende in Francia si prova sempre un’emozione particolare, perché si tratta di disputare la gara che ha la più lunga tradizione nel motorsport in formato Gran Premio. Nel 1906, infatti, a Le Mans si corse il primo Gp nazionale della storia automobilistica sportiva. La Francia fu il primo Stato ad organizzarlo ottenendo non solo la soddisfazione di questo primato assoluto ma anche di celebrare la vittoria della Casa che maggiormente avrebbe rappresentato con prestigio la terra d’oltralpe nel mondo delle corse sulle quattro ruote: la Renault.
Il grande pilota ungherese Ferenc Szisz trionfò sul traguardo a bordo del modello AK con motore 4 cilindri di circa 90 cavalli e gomme Michelin segnando, da quel momento, l’inizio della storia moderna delle corse. E sembra incredibile che la terra dalla più lunga tradizione Grand Prix come quella di Francia sia stata cancellata dal calendario della F1 dal 2009 al 2017. Ma, adesso, è tornata alla grande su uno dei suoi circuiti più significativi: il Paul Ricard. Da buoni nazionalisti quali sono, gli occhi dei francesi saranno puntati proprio sulle evoluzioni in pista delle amate monoposto giallonere griffate Renault.
E le aspettative sono alte in vista del Gp di casa in quanto le R.S.19 sono reduci da un’importante performance nel Gp del Canada con il sesto e il settimo posto di Ricciardo e Hulkenberg. Piazzamenti conquistati dopo l’ottima qualifica del sabato che aveva visto il pilota australiano ex Red Bull svettare addirittura in quarta posizione dietro il duo Ferrari e la Mercedes di Hamilton. Al di là del risultato finale, la Renault ha fornito importanti segnali di competitività ai massimi livelli che hanno portato lo stesso Ricciardo a battagliare ad armi pari per diversi giri con la Mercedes di Bottas. Responsi incoraggianti dopo un primo scorcio di Mondiale piuttosto deludente per le aspettative della vigilia.
La Renault ha pianificato, infatti, un ritorno ai vertici della F1 i cui tempi stringono sempre di più. È quindi ora di punzecchiare con costanza gli attuali top team per pensare di concretizzare questo programma, che darebbe merito alla storia della scuderia. Per proseguire la marcia di avvicinamento a Mercedes, Ferrari e Red Bull e per ben figurare davanti ai propri tifosi, i francesi introdurranno ulteriori aggiornamenti telaistici sulla propria vettura dopo la nuova power unit lanciata in Spagna. Come evidenziato dal team principal Cyril Abiteboul “in Canada abbiamo dimostrato la nostra capacità di riprenderci da un inizio di stagione deludente in modo controllato e professionale.
Le Castellet non è solo il nostro Gran Premio di casa ma anche l’opportunità di dimostrare un ulteriore miglioramento della nostra competitività. Qui vedremo l’introduzione di diversi elementi di sviluppo sul telaio. Una cosa è chiara: non possiamo soffermarci sul risultato di Montréal”. Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore tecnico Rémi Taffin: “C’è una bella sensazione nel team, specialmente dopo Montréal. I membri dello staff hanno goduto di quella gara, forse per la prima volta in questa stagione. Questa è una vera spinta per la squadra”. Dal canto loro, anche i piloti appaiono motivati. Soprattutto Ricciardo: “Non vedo l’ora di abbracciare l’atmosfera francese e, spero, di rendere orgogliosa la squadra.
So che è una gara significativa per loro e quanto rappresenti per tutti i soggetti coinvolti. L’obiettivo per la Francia deve essere ripetere la buona forma del Canada. Il team ha avuto un buon passo al Paul Ricard l’anno scorso, quindi c’è sicuramente un buon feeling lì. Abbiamo alcuni aggiornamenti, che dovrebbero significare l’inizio di una tendenza del nostro vero passo. Mentre la macchina migliora sta anche crescendo il mio feeling verso la vettura e continuerò a migliorare”. Hulkenberg si è invece soffermato sugli aspetti del tracciato francese spiegando che “il circuito del Paul Ricard ha un buon andamento e le caratteristiche sono forse abbastanza simili alla pista di Montréal con rettilinei, alte velocità massime e grandi zone di frenata”.