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— Giancarlo Fisichella (@OfficialFisico) 22 luglio 2019
Si fa sempre più vicino l’appuntamento con il Gran Premio di Germania 2019, e cresce l’attesa per poter vedere di nuovo all’opera le vetture sullo storico circuito (seppur pesantemente ridimensionato) di Hockenheim.
C’è voglia di F1, soprattutto dopo l’ultima, spettacolare gara andata in scena a Silverstone.
Non stanno più nella pelle gli appassionati, ma anche coloro che la Formula 1 l’hanno vissuta da protagonisti. Tra questi c’è anche il nostro Giancarlo Fisichella, che ha qualche motivo valido per ricordare con affetto il Gran Premio di Germania.
Nella giornata di ieri, infatti, il pilota romano (vincitore di 3 GP nella massima serie) ha postato una bellissima foto sui suoi profili social risalente al giro d’onore della gara di Hockenheim 1997, e che lo ritrae a cavalcioni sulla Ferrari di Michael Schumacher.
Un weekend che non ebbe il tanto sperato lieto fine per “Fisico“, ma che esaltò a pieno le sue abilità di guida nel giorno dell’ultima vittoria in carriera di Gerhard Berger.
Un gran premio che, a poco più di vent’anni di distanza, merita di esser rivissuto.
GLI ANTEFATTI
Ancor prima dell’arrivo nel paddock dei vari motorhome, nella settimana antecedente al GP di Germania (10° appuntamento del mondiale 1997) impazza il mercato piloti. La notizia principale vede come protagonista proprio Giancarlo Fisichella, in quell’anno al volante della Jordan e compagno di squadra dell’esordiente Ralf Schumacher.
Proprio in quei giorni viene infatti ufficializzato il passaggio del pilota romano dal team del vulcanico Eddie Jordan alla Benetton, a partire dalla stagione 1998. L’operazione, fortemente voluta da Flavio Briatore, comporterà a quest’ultimo il pagamento di una penale pur di assicurarsi Fisichella per il successivo campionato.
Per un curioso intreccio di destini, proprio la Benetton riabbraccia in squadra Gerhard Berger in occasione dell’appuntamento di Hockenheim. L’austriaco, ormai avviato a concludere la propria carriera in F1, rientra in pista dopo un’assenza durata tre gran premi, dovuta principalmente ad una condizione fisica non ottimale e soprattutto all’improvvisa scomparsa del padre.
IN QUALIFICA FISICHELLA SFIORA LA POLE
C’è quindi molta curiosità nel vedere all’opera Fisichella e Berger, per motivazioni differenti. Ma il vecchio Hockenheim, che con i suoi lunghi rettilinei tagliava in due la Foresta Nera, è anche casa del ferrarista Michael Schumacher, deciso a non sfigurare di fronte ai propri connazionali.
Eppure, a fare faville saranno proprio Berger e Fisichella. Il primo celebra al meglio il ritorno alle competizioni conquistando la pole position, la 12° ed ultima in carriera. Il secondo, invece, sfrutta al meglio una versione aggiornata del motore Peugeot, che consente alla Jordan di esser particolarmente competitiva. Il romano dimostra di essere in grande spolvero, assicurandosi la prima fila con un eccellente secondo tempo.
Per soli 23 millesimi di secondo, Fisichella non riesce a battere il crono di Berger, promettendo comunque battaglia per la gara di domenica. Molto deludenti invece le Williams di Heinz-Harald Frentzen e Jacques Villeneuve, entrambe fuori dalla prima fila per la prima volta dal 1995. Il canadese, che diventerà campione del mondo a fine anno, non va oltre il 9° posto in griglia.
FISICHELLA CORRE CON IL CUORE, MA NON BASTA
Domenica 27 luglio 1997 è il tanto atteso giorno del Gran Premio di Germania. Allo spegnimento del semaforo rosso l’Italia intera spinge e sostiene Fisichella a quella che potrebbe diventare la prima vittoria in del giovane pilota romano.
Alla prima curva Berger mantiene però il comando della corsa, tenendo alle spalle proprio Fisichella e Schumacher, con quest’ultimo abile a superare Hakkinen e portandosi così al terzo posto.
Partono male le Williams e la seconda Ferrari di Irvine. Proprio quest’ultimo, qualche giro più tardi, entra in collisione con Frentzen, con entrambe le vetture costrette al ritiro. Anche Villeneuve, nel tentativo di recuperare posizioni, commette un errore in ingresso di chicane, insabbiandosi e concludere anzitempo un weekend da dimenticare per il team inglese.
Berger, nel frattempo, conduce saldamente la corsa fino al primo pit stop. L’austriaco rientra per il rifornimento ed il cambio gomme, rientrando alle spalle di Fisichella, che per pochi giri si ritrova per la prima volta in testa ad un GP.
Quando anche il pilota della Jordan rientra ai box, le gerarchie si ristabiliscono. Il romano però non molla, e marca stretto Berger fino alla seconda sosta. Al rientro in pista di entrambe le vetture, questa volta è Fisichella a trovarsi al comando, salvo poi cedere la leadership nuovamente a Berger, che si riprende la prima posizione con un sorpasso.
A pochi giri dalla fine l’austriaco inizia a distanziare la Jordan, che a sua volta tiene a debita distanza anche la Ferrari di Schumacher. Quando tutto sembra avviato ad un meritatissimo podio, la fortuna volta le spalle a Fisichella. La ruota posteriore della Jordan esplode proprio vicino all’ingresso della corsia box, facendo uscire fuori pista l’italiano.
“Fisico” riesce comunque a rientrare per il cambio gomme, ma nel tragitto rovina irrimediabilmente la sospensione. Nonostante il rientro in pista, dopo poche tornate Giancarlo è costretto a parcheggiare la sua vettura a bordo pista, ritirandosi tra la delusione generale.
SCHUMACHER PREMIA IL GIOVANE “FISICO”
Il sogno di Fisichella è infranto, ma la prestazione fornita dal giovane pilota della Jordan non passa inosservata a pubblico ed addetti ai lavori. Il più impressionato dalla prova del romano è l’idolo di casa Michael Schumacher, che nelle interviste di rito del dopo gara spende parole d’elogio per la nuova stella della F1.
Proprio il “Kaiser”, nel giro di rientro dopo la bandiera a scacchi, si rende protagonista di un gesto rimasto nella memoria collettiva: notando Fisichella fermo a bordo pista, il tedesco offre un passaggio ai box al romano.
Uno dei fotografi ufficiale scatta un inedito primo piano di entrambi i piloti. Quella stessa foto, così bella quanto carica di emozioni, è stata ripresa e ripostata dallo stesso Fisichella sulle proprie pagine social, il quale ha anche avuto occasione di ricordare l’episodio nel suo libro “Il profumo dell’asfalto”.
BERGER E LA BENETTON VINCONO INSIEME PER L’ULTIMA VOLTA
La delusione di Fisichella fa da contraltare alla gioia di un altro pilota italiano: Jarno Trulli.
Sfruttando una Prost in stato di grazia, e superando le disavventure di vari piloti, l’abruzzese risale fino al 4° posto finale, sfiorando il podio alle spalle di Hakkinen, Schumacher e Berger.
Quest’ultimo ottiene il 10° ed ultimo successo in Formula 1, regalando anche la prima ed ultima vittoria della Benetton con licenza italiana. Per un curioso gioco del destino, la prima ed ultima vittoria del team Benetton (conquistate rispettivamente nel 1986 ed appunto nel 1997) furono entrambe ottenute da Gerhard Berger.
Pochi giorni dopo il successo in Germania, Berger annuncia il suo ritiro a fine stagione.