Dal 12 al 14 luglio si svolgerà a Silverstone il decimo GP stagionale. Il circuito inglese, costruito sfruttando le piste di un aeroporto militare, è uno dei più ricchi di storia fra quelli attualmente in calendario. Il Silverstone Circuit ha ospitato la prima gara della storia della Formula uno e quella di quest’anno sarà l’edizione numero 52 del Gran Premio.
Soltanto 9 di queste si sono corse con la configurazione attuale. Molte modifiche sono state eseguite per ridurre la velocità della pista, ricca di curvoni veloci in cui le monoposto non devono nemmeno ricorrere ai freni. Le frenate impegnative per gli impianti derivano da modifiche eseguite negli ultimi anni, per lo più atte a favorire i sorpassi.
Il circuito inglese è il più a nord dell’intero campionato. Le basse temperature, soprattutto in caso di pioggia, unite alle basse energie in gioco possono portare alla vetrificazione dei materiali d’attrito. Il carbonio di cui sono fatti i dischi, a temperatura di esercizio troppo ridotta non garantisce la corretta generazione d’attrito: problema opposto a quello che si può riscontrare in quasi tutte le altre piste.
Secondo i tecnici Brembo, la pista di Silverstone è classificata come poco impegnativa per i freni, con un indice di difficoltà di 2 su una scala da 1 a 5. Uno fra i valori più bassi di tutte le 21 piste del mondiale 2019.
L’impegno dei freni durante il GP
In ogni giro i freni vengono utilizzati 7 volte, ovvero 12.7 secondi al giro, valore basso, corrispondente al 12 per cento della durata totale della gara. Anche i valori di decelerazione massima sono relativamente bassi, a causa della presenza di poche frenate decise. Il valore medio al giro è infatti di soli 3.2 g. All’incirca metà di circuiti come Monaco o Baku.
Le frenate più impegnative
Come detto, il Silverstone Circuit presenta 7 frenate, di cui solo 2 sono considerate impegnative per i freni, 1 di media difficoltà e 4 sono leggere.
La curva 3, pur non trovandosi dopo un rettilineo, è la più impegnativa per i materiali degli impianti frenanti: le monoposto ci arrivano a 319 km/h e scendono a 123 km/h in soli 2.44 secondi. I g di decelerazione sono 4.8.
I g sono maggiori in curva 16: ben 5, ma la frenata è più corta2.35 secondi e anche la velocità con la quale i piloti arrivano alla staccata: solo 295 km/h.
Velocità ben maggiore è quella con cui si arriva in curva 6: le monoposto vi arrivano a 329 km/h dopo un rettilineo da poco introdotto nel circuito. La velocità scende fino a 166 km/h in 2.42 e i g di decelerazione sono 4.