Dal 2 al 4 luglio la Formula 1 sarà di scena all’Hungaroring per il secondo back-to-back stagionale. Il circuito magiaro ha rappresentato una delle novità più significative introdotte nella gestione Bernie Ecclestone, essendo stato il primo circuito ad est della cortina di ferro ad ospitare una gara di Formula 1. Inaugurato nel 1986, nello stesso anno il circuito situato nei pressi di Budapest ha ospitato il suo primo GP.
Rimasto pressoché invariato dalla sua inaugurazione, il circuito ungherese presenta ben pochi rettilinei, il più lungo (quello dei box) è di soli 790 metri. La tortuosità della pista richiede un alto carico aerodinamico e fa sì che la media sul giro sia una delle più basse dell’intero calendario: solo 207 km/h.
L’Hungaroring è definito dai tecnici Brembo come mediamente impegnativo per gli impianti frenanti. In una scala da 1 a 5, ha fatto segnare un indice di difficoltà di3.
L’impegno dei freni durante il GP
Dal semaforo verde alla bandiera a scacchi, i piloti usano i freni per il 23 percento del tempo, circa 17 secondi al giro. Solo le piste di Monaco (27) e Singapore (25) presentano valori più alti.
Anche l’energia dissipata (239kWh) che il carico sul pedale del freno (55 tonnellate) sono fra i valori più alti dell’intero calendario: quasi il doppio della pista di Suzuka. Lo sforzo per i piloti è quindi notevole, considerando anche le alte temperature che si registrano nella zona in questo periodo dell’anno.
La gestione delle temperature è cruciale non solo per i piloti, ma anche per gli impianti frenanti, con i materiali d’attrito sottoposti a stress costante ed alta usura.
Le frenate più impegnative
L’Hungaroring presenta 11 frenate, di cui 3 sono considerate impegnative per i freni (in cui la frenata si protrae per più di 2 secondi), una di media difficoltà e 7 sono leggere.
La frenata più difficile per gli impianti è sicuramente quella di curva 1, che arriva dopo il rettilineo di partenza. Le monoposto vi arrivano a 335 km/h e scendono a 107 km/h in soli 134 metri. La decelerazione massima arriva a ben 5,4 g.
Anche la frenata di curva 12 è piuttosto provante per i freni. Si passa da 294 a 123 km/h in soli 102 metri e la decelerazione arriva a 4,5 g.
Il GP di Ungheria di Formula 1 2019 secondo Brembo