La migliore azione mostrata dalla Ferrari nel Gp d’Ungheria è stato il sorpasso di Sebastian Vettel sul team mate Charles Leclerc. Guizzo felino e tempestivo che ha annullato la difesa della giovane promessa monegasca alla staccata della prima curva. Un gesto con cui il pilota tedesco ha tolto la soddisfazione a Charles di salire sul podio, ma su quello più basso. Il classico esempio di lotta tra poveri perché il terzo posto, oggi, ha rappresentato il miglior obiettivo raggiungibile per la Rossa di Maranello, assolutamente priva di armi degne per poter competere con la Mercedes di Lewis Hamilton e con la Red Bull di Max Verstappen.
Il Gp d’Ungheria per la Ferrari è stata una sorta di calvario. Una lunga, anonima, marcia fino al traguardo consapevole di non essere tecnicamente in grado di gareggiare per la vittoria. Ma solo per un piazzamento alle spalle di Mercedes e Red Bull. Un brodino, già di per sé depressivo e reso ulteriormente amaro da un gap abissale accumulato sul traguardo rispetto alla scatenata coppia di rivali Hamilton-Verstappen. Che hanno quasi doppiato Vettel e Leclerc. Sebastian ha tagliato il traguardo ad oltre un minuto dal vincitore. E aspetto ancor più duro da accettare in casa Ferrari è la consapevolezza che ormai la Red Bull ha superato, in prestazioni, il Cavallino. Un trend intuibile e riscontrabile già dal Gp di Monaco e sancito definitivamente in piena estate dal Gp d’Austria.
L’Hungaroring, in particolare, ha confermato l’andamento a due velocità della SF90 in questo Mondiale, oltre a palesare inaccettabili problemi di affidabilità. Velocissima su piste come Bahrain, Montréal e Austria. Imbarazzante su altri tipi di circuiti da alto carico aerodinamico, come quello in cui si è corso in questo weekend. Oggi la differenza con i primissimi è stata addirittura umiliante per una scuderia partita alla vigilia come autorevole sparring partner della Mercedes nella corsa al titolo mondiale. Non c’è stato confronto. Non c’è stata semplicemente partita. In tutte le condizioni: asciutto, bagnato, con gomme gialle, rosse e medie, con il pieno di carburante e non. Un grosso passo indietro stile gambero. Un podio artigliato soprattutto per il passo falso di Valtteri Bottas che, con gli errori commessi questa domenica, molto probabilmente si è giocato la chance Mercedes per il 2020, oltre che il Campionato 2019. Dopo la pausa estiva ci saranno Spa e Monza.
Due circuiti che, sulla carta, dovrebbero essere favorevoli alla Ferrari. Ma conta relativamente. Una o due ipotetiche vittorie in Belgio e in Italia, comunque difficili da realizzare ma non impossibili, servirebbero a salvare la faccia e a dare un po’ di morale al team ma non certo a cambiare una stagione fallimentare. Oggi l’andazzo si è capito fin da subito. Dopo che Leclerc ha approfittato delle defaillances di Bottas, i due ferraristi sono stati inesorabilmente distanziati da Verstappen ed Hamilton, non avendo altro da fare che lottare fra di loro. Leclerc e Vettel hanno impostato il Gp d’Ungheria su due diverse strategie pur partendo entrambi con le gomme medie. Due pit-stop per il pilota di Monaco. Unica sosta molto più ritardata rispetto alla prima di Charles invece per Vettel, che si è fermato al 40° passaggio per calzare le rosse morbide e avere più prestazioni nella parte finale, a patto di gestire bene il consumo. Operazione riuscita al tedesco, più veloce nel finale di Leclerc, su cui ha avuto ragione con un bel sorpasso. Ma, per il resto, il nulla.
GP UNGHERIA F1 2019 ORDINE D'ARRIVO - Domenica 4 Agosto 2019 Pos Nr Pilota Team Tempo/Gap 1 44 L. Hamilton Mercedes 2 33 M. Verstappen Red Bull + 17"796 3 5 S. Vettel Ferrari + 61"433 4 16 C. Leclerc Ferrari + 65"250 5 55 C. Sainz McLaren + 1 giro 6 10 P. Gasly Red Bull + 1 giro 7 7 K. Raikkonen Alfa Romeo + 1 giro 8 77 V. Bottas Mercedes + 1 giro 9 4 L. Norris McLaren + 1 giro 10 23 A. Albon Toro Rosso + 1 giro 11 11 S. Perez Racing Point + 1 giro 12 27 N. Hulkenberg Renault + 1 giro 13 20 K. Magnussen Haas + 1 giro 14 3 D. Ricciardo Renault + 1 giro 15 26 D. Kvyat Toro Rosso + 2 giri 16 63 G. Russell Williams + 2 giri 17 18 L. Stroll Racing Point + 2 giri 18 99 A. Giovinazzi Alfa Romeo + 2 giri 19 88 R. Kubica Williams + 3 giri 20 8 R. Grosjean Haas Retirado CLASSIFICA PILOTI F1 2019 1 L. Hamilton Mercedes 250 2 V. Bottas Mercedes 188 3 M. Verstappen Red Bull 181 4 S. Vettel Ferrari 156 5 C. Leclerc Ferrari 132 6 P. Gasly Red Bull 63 7 C. Sainz McLaren 58 9 K. Raikkonen Alfa Romeo 31 8 D. Kvyat Toro Rosso 27 11 L. Norris McLaren 24 10 D. Ricciardo Renault 22 12 K. Magnussen Haas 18 13 L. Stroll Racing Point 18 14 N. Hulkenberg Renault 17 15 A. Albon Toro Rosso 16 16 S. Perez Racing Point 13 17 R. Grosjean Haas 8 18 A. Giovinazzi Alfa Romeo 1 19 R. Kubica Williams 1 20 G. Russell Williams 0 CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2019 1 Mercedes 438 2 Ferrari 288 3 Red Bull 244 4 McLaren 82 5 Toro Rosso 43 7 Renault 39 6 Alfa Romeo 32 9 Racing Point 31 8 Haas 26 10 Williams 1
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