A conquistare la vittoria sul circuito dell’Hungaroring è l’inglese Lewis Hamilton. A distanza di una settimana dalla disfatta tedesca, la freccia d’argento #44 torna a brillare sul gradino più alto del podio. Una vittoria sudata per Hamilton che, sin dal primo giro, ha dovuto lottare contro la Red Bull di Max Verstappen: l’olandese, che ha cercato di mantenere la prima posizione sino alla fine, ha dovuto cedere a causa delle gomme finite. Terza posizione per Sebastian Vettel che, con una lenta Ferrari, raggiunge la bandiera a scacchi un minuto dopo il leader. Un duro colpo per la scuderia di Maranello che, durante il periodo di pausa, dovrà lavorare per riuscire a migliorare la monoposto. Quarta posizione per la Rossa di Charles Leclerc, seguito dalla McLaren di Carlos Sainz. Lo spagnolo si conferma ancora una volta in ottima forma, riuscendo a piazzare la propria monoposto davanti alla Red Bull di Pierre Gasly. A seguire la Red Bull #10 troviamo l’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen e la Mercedes di Valtteri Bottas.
A concludere la top ten troviamo la McLaren di Lando Norris, seguito da Alexander Albon.
Ecco a voi la nostra classifica.
Lewis Hamilton, punti: 25
L’inglese saluta tutti prima della pausa estiva dal gradino più alto del podio. A differenza di altre volte, questa è stata una vittoria sudata da conquistare in pista: dopo un’ottima partenza in cui ha ottenuto la seconda posizione ai danni del compagno di squadra, l’inglese ha dovuto lottare con Verstappen per l’intera gara. Dopo che Lewis è rimasto negli scarichi della Red Bull per quasi metà dei giri totali, la Mercedes ha scelto una strategia molto aggressiva: una seconda sosta che l’ha portato a 20 secondi dall’olandese, distanza da cui, a suon di giri veloci, Hamilton è arrivato a conquistare la vittoria.
Con questa vittoria, il #44 della Mercedes, si porta a 62 punti dal compagno di scuderia, nonché (colui che fu) diretto rivale per la lotta al titolo mondiale.
Max Verstappen, punti: 18+1
L’olandese è in uno stato di forma pazzesco. Al sabato riesce (finalmente) a conquistare la sua prima pole position, rimanendo davanti alla Mercedes di Bottas per soli 18 millesimi.
Alla domenica riesce a mantenere la testa del gran premio per gran parte della gara, salvo poi doversi arrendere all’incredibile recupero di Hamilton, anche a causa delle gomme ormai finite. La squadra negli ultimi giri approfitta dell’ampio margine sulle Ferrari per fare un pit stop aggiuntivo, in modo da permettere a Max di conquistare il punto del giro più veloce. Prima parte di stagione sopra le aspettative per la RedBull e Verstappen, che la conclude in terza posizione nel mondiale, a soli 7 punti da Bottas.
Carlos Sainz, punti: 15
Ancora una volta lo spagnolo termina la propria corsa in quinta posizione: segno di grande costanza, resa possibile da una monoposto capace di ottime prestazioni.
Nonostante in qualifica finisca dietro al compagno in gara si dimostra sempre molto efficace, vincendo nuovamente il confronto.
Conclude questa prima parte di stagione settimo in classifica generale, primo degli altri, a pochi punti da Gasly. Sembra che finalmente lui e la McLaren stiano riuscendo a dimostrare le proprie ottime qualità.
Kimi Raikkonen, punti: 12
Raikkonen, ancora una volta, disputa un’ottima gara. Ottavo, porta a casa punti importanti anche per la squadra.
Mentre il compagno fatica, Kimi è sempre costante, soprattutto la domenica, quando, in questa prima parte di stagione, è sempre andato a punti se ne ha avuto possibilità. Ormai una certezza per Alfa Romeo, che si vede ripagata della scommessa fatta sul finlandese.
Sebastian Vettel, punti: 10
La Ferrari sembra non perdere occasione per dimostrare che, quest’anno, non può di certo pensare a lottare nel campionato. Prima di vederlo transitare sotto la bandiera a scacchi passa un po’ di tempo, complice il minuto di distacco che aveva nei confronti di Lewis Hamilton, eppure, è lui a conquistare il gradino più basso del podio. Vettel conquista così il suo secondo podio consecutivo, ottenuto grazie ad un sorpasso ai danni del compagno di scuderia nei giri finali, sfruttando al meglio la strategia più aggressiva.
Lando Norris, punti: 8
In qualifica riesce a stare davanti al compagno di scuderia; posizione che, però, perde subito alla partenza. A causa di un pit stop complicato perde tempo prezioso e diverse posizioni in pista. Questo lo porta a concludere la gara in nona posizione, portando comunque a casa punti preziosi.
Charles Leclerc, punti: 6
Il weekend in cui il monegasco si sarebbe dovuto riscattare non sembra iniziare nè tantomeno concludersi nel migliore dei modi. Al sabato, nella Q1, corre un grosso rischio commettendo un errore: nonostante ciò Leclerc riesce a riscattarsi, sopravanzando il compagno di scuderia. Scatta quindi dalla quarta piazza e in partenza riesce a prendere la posizione sulla Mercedes di Bottas, ma l’inefficienza della macchina non gli permette di mantenere il passo dei primi due.
Durante gli ultimi giri, a causa anche della diversa strategia, si fa soffiare la terza posizione da Vettel, concludendo così alle sue spalle.
Leclerc ha dichiarato di non vedere l’ora di tornare in pista, su piste anche più congeniali alla SF90. Speriamo torni in uno stato di forma migliore di queste ultime due gare.
Alexander Albon, punti: 4
Gara solida per il rookie della Toro Rosso: arriva sul traguardo in decima posizione, riuscendo così a conquistare un punto importante e a vincere il confronto con Kvyat. Con il duello con quest’ultimo affascina i tifosi e mostra il proprio talento.
George Russell, punti: 2
Il rookie della Williams mostra il proprio potenziale sul circuito dell’Hungaroring: in qualifica sfiora la possibilità di entrare in Q2, ed in gara conclude in sedicesima posizione. Sembra proprio che l’inglese riesca a tirare fuori tutto il potenziale da una macchina che pare non averne. Speriamo di vederlo in una scuderia più competitiva al più presto.
Valtteri Bottas, punti: 1
Un weekend difficile, da dimenticare, per il finlandese, che saluta il circus con 62 punti di distacco dal leader della classifica mondiale e il suo futuro in Mercedes appare sempre più incerto. Scattato dalla seconda posizione ha cercato sin dallo spegnimento dei semafori di sopravanzare la Red Bull, senza però riuscirci. Successivamente il duello con il compagno di scuderia prima, e quello con la Ferrari di Leclerc poi, gli hanno causato un danno all’ala anteriore e di conseguenza rovinato la gara. Bottas ha così concluso il GP in ottava posizione, doppiato dal compagno di scuderia.
Fuori dalla zona punti
Pierre Gasly, punti: 0
Al sabato, mentre il compagno conquistava la pole, è rimasto dietro le due Ferrari in sesta posizione. Alla domenica finisce dietro la McLaren di Sainz, doppiato nuovamente dal compagno.
Il francese conclude questa prima parte di stagione in modo assolutamente insufficiente: in classifica è lontanissimo dai primi e lo spagnolo della McLaren rischia di metterlo in difficoltà, mentre il compagno dimostra che la macchina ha grande potenziale.
Anche alla RedBull serve che il francese torni in forma, la scuderia è chiaramente seconda forza sulla Ferrari, eppure in classifica è ancora lontana potendo contare solo sull’olandese.
Sergio Perez, punti: 0
In Ungheria la Racing Point non conferma quanto di buono mostrato in Germania. Perez si qualifica addirittura diciassettesimo, poi disputa una buona gara. Durante il duello con Albon perde la posizione e danneggia la sospensione anteriore. Chiude quindi appena fuori dalla zona punti, in undicesima posizione.
Nico Hulkenberg, punti: 0
La Renault in queste ultime gare sembra proprio non andare. Dopo l’errore nel GP di casa, Hulkenberg conclude in dodicesima posizione, perdendo la zona punti a causa di un errore di strategia ai box. La sua situazione contrattuale non è chiara, ma forse il tedesco farebbe bene a guardarsi intorno.
Kevin Magnussen, punti: 0
A differenza di Grosjean, Magnussen riesce a portare la propria Haas sotto la bandiera a scacchi, conquistando la tredicesima posizione. A partire da Spa anche il danese, come il compagno, tornerà alla specifica di Melbourne. Segnale molto negativo per la scuderia statunitense.
Daniel Ricciardo, punti: 0
L’australiano disputa un altro weekend al di sotto delle aspettative. La scelta fatta lo scorso anno di abbandonare la RedBull sembra proprio non pagare: in Ungheria Ricciardo si vede doppiare due volte dall’ex compagno di scuderia.
Daniil Kvyat, punti: 0
Arrivato in Ungheria felice per il risultato ottenuto in Germania, il pilota russo, questa volta, non è riuscito a portare la propria monoposto in zona punti, complice una strategia non corretta. Durante il duello con il compagno di scuderia riesce prima a mantenere la posizione e poi, a causa del cedimento delle gomme, a perderla.
Lance Stroll, punti: 0
Il canadese, dopo l’exploit della Germania, torna lontano dalla zona punti. Questa prima parte di stagione sia lui che la squadra hanno avuto grandi difficoltà, speriamo possano cambiare marcia al ritorno dalle vacanze.
Antonio Giovinazzi, punti: 0
Un altro week end lontanissimo dal compagno. Questa volta a penalizzarlo è stato un contatto avvenuto al via, in cui ha riportato seri danni e che lo hanno costretto a stravolgere la strategia.
Tra sfortuna ed errori anche l’italiano è rimandato al GP del Belgio.
Robert Kubica, punti: 0
L’unico ad essere doppiato tre volte, dopo la performance della Germania rimane ultimo degli ultimi. Il punto conquistato lo scorso weekend sembra niente in confronto all’ottima prestazione ottenuta da Russell sul circuito ungherese.
Romain Grosjean, punti: 0
Il francese al sabato convince nuovamente, conquistando addirittura la Q3. La domenica purtroppo è costretto al ritiro per un problema sulla sua Haas. Vedremo se nella seconda parte di stagione sarà in grado di confermare il suo sedile.