Dopo la sorprendente e inaspettata doppietta della Ferrari a Singapore, la F1 fa tappa sul tracciato di Sochi, che presente alcune analogie con il circuito di Marina Bay. Il Gran Premio di Russia ci dirà se realmente la Ferrari ha risolto i problemi sulle piste di alto carico della SF90, o se quello di Singapore è stato un caso sporadico isolato.
Cosa dovremo aspettarci dalla Ferrari SF90 a Sochi?
Per quel che si è visto in pista e non, i tecnici di Maranello hanno lavorato molto sulla propria vettura, per cercare di limitare quelle che erano le lacune della SF90 in piste in cui il grip meccanico e la trazione erano i punti fondamentali per ottenere una monoposto competitiva. A Singapore Ferrari ha lavorato bene anche dal punto di vista dell’impianto frenante, e non vi sono stati particolari problemi di surriscaldamento e di gestione, come ad esempio avvenuto in Mercedes. Ferrari a Singapore ha di fatto optato per dei dischi con una schiera di 7 fori obliqui, che permettevano il giusto dissipare di calore e polvere di carbonio.
A Sochi le frenate non sono così importanti come a Singapore, ma vi sono comunque delle staccate impegnative, soprattutto dopo le due zone di DRS.
Anche dal punto di vista del carico aerodinamico il tracciato russo non richiede un assetto così carico come a Marina Bay. Ma sarà fondamentale trovare il giusto compromesso visto che vi sono due lunghi rettilinei, e tratti lenti. Se Ferrari è veramente riuscita a trovare il carico mancante, senza inficiare sull’efficienza (punto di forza da inizio stagione della SF90), Vettel e Leclerc potrebbero avere fra le mani una vettura in grado di competere con Mercedes in queste tipologie di piste.
Lavoro importante anche sulle sospensioni a Singapore, al fine di assorbire al meglio le sconnessioni del tracciato cittadino, e garantire il giusto grip fra pneumatico e suolo, mandando il prima possibile le gomme nel giusto range di temperatura. A Sochi anche questo sarà un fattore determinante.
Strategie e gestione degli pneumatici hanno dettato l’ordine di arrivo del Gran Premio di Singapore, mentre a Sochi il degrado non sarà così elevato. Infatti nel tracciato Russo l’asfalto è sempre stato poco abrasivo, e si è sempre fatto un solo pit stop di routine. Proprio sulle strategie Ferrari ha fatto scacco matto a Mercedes a Singapore, facendo fare under cut a Vettel su Hamilton. In Russia, salvo situazioni particolari, ricreare questa situazione sarà più complicato.
In questa clip video l’esperto di tecnica Fabiano Vandone ci illustra quale potrebbe essere la Ferrari che vedremo a Sochi.