Dopo la doppietta di Marina Bay, la Scuderia Ferrari una settimana dopo si è presentata a Sochi con un pacchetto aerodinamico abbastanza simile a quello di Singapore.
La sorprendente performance della Ferrari in un tracciato che sulla carta non si adattava alle caratteristiche della SF90 non è frutto del caso. Il lavoro di sviluppo degli ingegneri ha portato a incrementare il carico complessivo della monoposto, senza andare a toccare quelli che erano già i punti di forza della rossa. Le novità tecniche viste a Singapore sette giorni fa, e che hanno dato esito positivo, sono state portate anche in Russia.
Nello specifico la Ferrari a Marina Bay aveva introdotto un nuovo muso, che prevedeva l’implementazione di un deflettore d’aria nella zona dietro i piloni. Questa superficie aerodinamica, detta “mantello“, ha la funzione di migliorare la qualità dei flussi nel sotto scocca, indirizzandoli al meglio nella zona dei turning vanes. Molte scuderie già dall’anno scorso avevano introdotto il mantello, prendendo spunto da Mercedes che ha fatto scuola per questo tipo di soluzione. Nel nuovo muso Ferrari, che vediamo nell’illustrazione, sono scomparsi i soffiaggi dei piloni, sostituiti da un’unica superficie.
Confermato anche il fondo con i generatori di vortice, che era riapparso a Singapore dopo che era stato accantonato nelle libere del Paul Ricard. Fondo che è stato lievemente modificato, con le bandelle verticali che sono state leggermente arretrate. Nelle piste da alto carico, e sopratutto con l’assetto rake della Ferrari, il fondo ha un ruolo fondamentale. A Singapore il nuovo fondo sembra aver funzionato molto bene e dovrebbe essere confermato anche in sessioni ufficiali a Sochi.
Rispetto a Marina Bay, in Russia la Ferrari ha ovviamente scaricato leggermente l’ala posteriore, che non ha più l’ampia incidenza del GP scorso. Il tracciato di Sochi, rispetto a quello di Singapore, presenta due lunghi rettilinei e delle curve medio-lente a 90 gradi. Ai tecnici spetta dunque il consueto lavoro di ricerca del setup ottimale, che abbia il giusto compresso fra carico e velocità nei rettilinei.
Lavoro importante verrà svolto anche dall’impianto frenante, che in Russia è messo particolarmente sotto stress. A Singapore, altra pista esigente per i freni, la Ferrari aveva portato dei freni con una serie di righe di 7 fori obliqui lungo tutto il disco. Questo ha permesso alla SF90 di gestire al meglio le alte temperature e l’usura. Questa scelta dovrebbe essere confermata anche a Sochi, accompagnata dai cestelli disco soffiati, utilizzati dalla Ferrari nel corso della stagione.
GP RUSSIA F1 2019 – VIDEO