Gara da dimenticare per Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi, che hanno lasciato Sochi a secco di punti. Sfortuna, e qualche errore hanno relegato i due piloti fuori dalla top ten. E ora la classifica costruttori ora comincia a preoccupare.
L’augurio espresso nei giorni precedenti il GP di Russia da Frederic Vasseur, Team Principal dell’Alfa Romeo Racing, di avere entrambe le macchine a punti in Russia, non ha rispecchiato la realtà dei fatti. Le due monoposto hanno concluso la gara fuori dalla top ten, chiudendo nel peggiore dei modi un week-end da dimenticare per il team italo-svizzero.
Fin dalle prove libere le C38 non sono sembrate a loro agio sul circuito di Sochi. In qualifica le cose non sono andate meglio, nonostante alcune modifiche al set-up delle monoposto. Kimi Raikkonen, a causa di un errore alla curva 10, non è riuscito a passare in Q2, chiudendo in 16° posizione. Giovinazzi è stato invece escluso dalla Q1 per oltre 1 secondo e mezzo, andando ad occupare la 12° piazza sulla griglia di partenza, anche grazie alla penalità di Pierre Gasly, per sostituzione del motore endotermico.
La speranza era quella di recuperare in gara, come già fatto in altre occasioni. Le aspettative però sono state disattese già al via.
Raikkonen ha commesso un errore ed è partito con largo anticipo, salvo poi inchiodarsi in mezzo alla pista. Ultimo alla prima curva, e penalizzazione con un Drive Through, che ha compromesso definitivamente la gara del finlandese, transitato tredicesimo sotto la bandiera a scacchi.
Non è andata meglio al nostro Giovinazzi che, scattato bene allo spegnersi dei semafori, si è trovato chiuso a sandwich tra Grosjen e Ricciardo. Ala anteriore rotta e sospensione danneggiata, hanno costretto il pilota di Martina Franca ad un pit-stop anticipato. E qui è subentrato l’errore della squadra, che ha sbagliato la scelta delle gomme, montando le mescole dure, anzichè le medie. Nuovo cambio gomme in regime di safety-car, ma ormai la zona punti era diventata impresa impossibile. Il nostro portacolori ha chiuso addirittura in quindicesima, e ultima posizione.
Un poker di gare da incubo per l’Alfa Romeo che, dopo Sochi, vede allontanarsi in classifica costruttori gli avversari di metà schieramento. A 5 gare dalla fine del campionato, la settima posizione, occupata dalla Racing Point, è a 17 punti. Un divario che, vista l’involuzione della monoposto di Hinwil, sembra incolmabile. E la Haas, nona, è a solo 7 punti.
A questo punto le ambizioni pre-campionato dovranno essere riviste, e si dovrà fare tesoro degli errori commessi fino a qui, in ottica 2020.
Frédéric Vasseur, Team Principal Alfa Romeo Racing
“Sfortunatamente questa è stata un’altra gara compromessa al primo giro. Antonio ha fatto una buona partenza e sembrava pronto a guadagnare qualche posizione, ma si è trovato stretto tra Grosjean e Ricciardo. Non c’era niente che potesse fare per evitare il contatto, e purtroppo l’auto ne è uscita danneggiata. Abbiamo fatto rientrare ai box Antonio per la sostituzione dell’ala e per montargli le dure, e, in regime di safety car, per montargli le softs, ma nonostante abbia lottato, non è riuscito a colmare il divario. Per quanto riguarda Kimi, una penalità per una falsa partenza ha significato rientrare in ultima posizione. Abbiamo avuto una serie di gare difficili; dobbiamo riorganizzarci e ritrovare il nostro ritmo per le ultime gare della stagione”
Kimi Räikkönen
“È stata una gara molto difficile fin dall’inizio. Ho fatto una falsa partenza e da quel momento sapevamo che sarebbe arrivata una penalità. Abbiamo fatto del nostro meglio e colmato il divario con il resto del gruppo grazie alla Safety Car, ma alla fine non siamo riusciti ad andare oltre la 13° posizione. Le ultime quattro gare sono state molto difficili per noi, quindi dobbiamo capire cosa è andato storto e cercare di migliorare. A Spa siamo sembrati davvero forti, quindi il potenziale è lì: non ci resta che tornare a quel livello”.
Antonio Giovinazzi
“Non era sicuramente la gara che ci aspettavamo. Al via sono rimasto chiuso tra Ricciardo e Grosjean: non so se Daniel sapesse di avere Romain all’esterno, ma sono finito come in un panino. Ho cercato di frenare ed evitare il contatto, ma non è stato abbastanza e ci siamo toccati. Dovremo verificare se ci sono stati ulteriori danni, dato che è stato un grande colpo, e non ho sentito bene la macchina subito dopo”.