Fra i motivi principali del passaggio di Pierre Gasly da Red Bull a Toro Rosso, durante la pausa estiva, c’è la convinzione che il secondo posto della Ferrari nella classifica costruttori sia attaccabile, con due piloti all’altezza; tuttavia, il team di Maranello si è portato a casa importanti vittorie di tappa nelle ultime due gare, aumentando il vantaggio sugli austriaci da 44 a 85 punti.
E’ necessario però specificare che le ultime due piste, Spa e Monza, erano le più adatte alla monoposto del Cavallino, grazie ai loro lunghi rettilinei; dal weekend di Singapore, storicamente favorevole alla Red Bull, gli equilibri dovrebbero e potrebbero cambiare di nuovo.
La crescita della RB15 finora è stata evidente, grazie anche ai progressi della power unit Honda: rispetto al 2018, nelle prime gare del 2019 il distacco dai primi è stato maggiore, ma a partire dal GP d’Austria la monoposto austriaca ha fatto un balzo in avanti che le ha permesso di essere competitiva anche su piste dove, in passato, non aveva fatto faville. Se consideriamo che alcune delle migliori performance del team nel 2018 sono arrivate proprio nell’ultimo terzo della stagione, e che le penalità in griglia associate agli elementi del motore sono già state prese a Spa e Monza, capiamo perché il secondo posto è una possibilità concreta.
La stella del team, Max Verstappen, tiene comunque i piedi per terra: “E’ difficile, finora abbiamo avuto livelli di prestazione abbastanza diversi in base alle piste, quindi non posso dire che da ora in poi saremo competitivi”.
Tuttavia, ha ammesso di aver visto dei segnali positivi anche nelle ultime due gare, condizionate dalle penalità in griglia: “Il nuovo motore ci può aiutare un sacco. Il mio giro in FP3 a Monza, fra l’altro con una sola scia, sembrava davvero molto competitivo. Mi è dispiaciuto prendere la penalità, ma alla vigilia del weekend non sapevamo che saremmo stati così forti su una pista dove l’anno scorso prendevamo un secondo e mezzo al giro. E’ incoraggiante, abbiamo fatto degli ottimi passi avanti, sia a livello di motore che di telaio”.
Se Verstappen si mantiene sui livelli della prima metà dell’anno, e il suo nuovo compagno Alex Albon si dimostra all’altezza del compito, la Red Bull può realisticamente pensare di chiudere quel gap di 85 punti dalla Ferrari. E, con il titolo costruttori ormai già destinato alla Mercedes, questa potrebbe essere la sfida più intrigante di questo finale di stagione.
Scritto da: Davide Leone