Il Gran Premio del Belgio ha dato il via, come ogni anno, alla seconda parte di stagione della F1. Questa volta, però, non c’è niente da festeggiare. In questo articolo non si analizzerà o parlerà dell’incidente avvenuto in F2. Si parlerà, al contrario, del fatto che purtroppo a venire a mancare è stato un giovane pilota che in quel circuito rincorreva il sogno di diventare, un giorno, pilota di F1.
Prima ancora, però, è necessario parlare di un ragazzo che a 22 anni perde la vita per il suo sogno. Queste tragedie ci ricordano che i piloti sono in primis degli esseri umani che hanno avuto il coraggio di lottare per raggiungere il proprio sogno e che, purtroppo, per farlo rischiano la vita.
L’immagine di tutti i piloti raccolti in cerchio attorno ad una povera madre ed un fratello che hanno appena perso una persona a loro cara, è il simbolo di persone che poco hanno in comune caratterialmente e che magari non si conoscono nemmeno così bene, ma che hanno lottato con la stessa grinta e spesso negli stessi circuiti per uno stesso obiettivo.
In questo articolo oggi non compariranno né punti né voti. Tutti i piloti scesi in pista hanno dimostrato di avere forza e l’hanno fatto per onorare un compagno che, come loro, gareggiava lasciandosi dietro ogni paura. Tutti loro, quindi, meritano di salire sul gradino più alto del podio perché insegnano a tutti noi che cosa significa dare la vita per una passione.
Ecco a voi la nostra analisi.
Charles Leclerc
Sul circuito di Spa-Francorchamps arriva la sua prima vittoria in Formula 1. Il sabato riesce ad agguantare una straordinaria pole position, mentre in gara, grazie ad una buona partenza, riesce a mantenere la propria posizione. Grazie anche all’aiuto del compagno di squadra, che lo lascia passare nel momento giusto e “trattiene” Hamilton, riesce a conquistare una vittoria storica.
Lewis Hamilton
La freccia d’argento #44 questa volta non è riuscita a brillare come al solito. In qualifica prova a dare il massimo, ma conclude in terza posizione, alle spalle delle due Ferrari. Nelle fasi finali di gara riesce a sottrarre la posizione alla Rossa di Vettel e, successivamente, cerca di avvicinarsi a Leclerc senza però riuscirci.
Valtteri Bottas
Poco brillante per tutto il week end, lo si potrebbe definire un’ombra del compagno di scuderia. Sia in qualifica che in gara conclude alle spalle di Hamilton.
Sebastian Vettel
Week end difficile per il tedesco, sempre dietro al compagno, dopo alcune gare in cui si era mostrato superiore. A dargli problema in gara è stato proprio ciò che lo aveva aiutato in Ungheria, ovvero il consumo anomalo delle gomme. Nonostante la prestazione sottotono ed il quarto posto finale è giusto evidenziare la capacità di Sebastian di prestarsi al gioco di squadra per permettere la vittoria del compagno: prima lo ha lasciato passare senza discussioni, offrendogli anche la scia per guadagnare margine su Hamilton, poi ha trattenuto l’inglese, non permettendogli di raggiungere il monegasco.
Alexander Albon
Nel suo primo weekend in Red Bull, Albon ha dato nuovamente prova del proprio talento, dimostrando che, anche con la nuova monoposto, è in grado segnare risultati importanti. Partito dalla quattordicesima posizione è riuscito a passare sotto la bandiera a scacchi in quinta posizione, grazie ad ottimi sorpassi. Degno di nota il duello con Perez negli ultimi giri: il tailandese non ha alzato il piede, nonostante il DRS aperto, neanche dopo essere stato spinto sull’erba.
Gara convincente, soprattutto, immaginiamo, per i vertici RedBull.
Sergio Perez
Il GP del Belgio arriva in seguito al rinnovo del suo contratto e quale modo migliore di festeggiare, se non portando la monoposto in sesta posizione? Dopo le difficoltà del venerdì, quando la PU della sua Racing Point è andata in fumo, il messicano ha confermato un ottimo ritmo, riuscendo a portare a termine un’ottima gara, in cui il team ha raccolto punti importanti.
Daniil Kvyat
Il risultato ottenuto dal russo della Toro Rosso è sicuramente da evidenziare: dall’ultima posizione, infatti, è riuscito a risalire sino alla settima. A rendere possibile tale risultato, oltre alle abilità del pilota, è stata anche una macchina in ottime condizioni e una strategia azzeccata.
Nico Hulkenberg
Il tedesco inizia il week end non nel migliore dei modi, perdendo il suo sedile per la prossima stagione in Renault. Però non si lascia influenzare da ciò e disputa una buona qualifica, ma la penalità lo porta a partire in dodicesima posizione.
Nonostante la casa francese non sia maestra nelle strategie riesce a conquistare un’ottima ottava posizione. Punti importanti sia per il tedesco che per la Renault in ottica mondiale costruttori.
Pierre Gasly
Nella sua prima gara in Toro Rosso, il francese è riuscito a portarsi a casa due punti importanti, anche grazie ai ritiri negli ultimi due giri di Norris e Giovinazzi. A fine corsa ricorda l’amico Anthoine e dedica a lui la sua prestazione.
Lance Stroll
Il canadese afferra la decima posizione, rientrando così in zona punti. Anche grazie al suo risultato la Racing Point riparte dal Belgio con un ottimo bottino di punti.
Lando Norris
Nonostante l’aggiornamento della PU Renault questo week end la McLaren torna a casa con un doppio ritiro. Norris ha disputato un’ottima gara, dopo una partenza intelligente in cui ha trovato lo spazio per conquistare la quinta posizione non se l’è lasciata sfuggire fino al traguardo. Il motore della monoposto dell’inglese, infatti, ha ceduto all’inizio dell’ultimo giro, proprio sulla linea del traguardo, perdendo così la possibilità di portare a casa punti importanti.
Kevin Magnussen
La Haas sembra non riuscire a risolvere i propri problemi. Il danese non riesce a conquistare punti, ma con questa macchina sembra quasi impossibile riuscirci.
Romain Grosjean
Il francese è nella stessa situazione del compagno ma gli finisce dietro. Durante questa stagione non è riuscito a raccogliere risultati e il suo sedile sembra seriamente a rischio. Nella prossima stagione, probabilmente, sarà sostituito da Nico Hulkenberg, anche se bisogna sottolineare come, almeno al momento, il problema non sembra essere dato dai piloti quanto dal mezzo.
Daniel Ricciardo
Ricciardo disputa una gara sottotono, probabilmente anche a causa di una strategia estrema che lo ha portato a fermarsi solo nei primi giri, per poi arrivare fino in fondo con le stesse gomme.
L’australiano termina quindi fuori dai punti, pur avendo cercando di difendere la top ten in ogni modo.
George Russell
Ancora una volta riesce a fare meglio del compagno di scuderia. Questa volta riesce a concludere anche davanti al l’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen. Un risultato da ricordare.
Kimi Raikkonen
Nemmeno lo strappo alla gamba sinistra sembra averlo messo K.O.: mentre la scuderia contatta Marcus Ericsson, Ice-man tranquillizza tutti e scende in pista. In gara, a causa del contatto avvenuto al primo giro con Max Verstappen, riporta pesanti danni al fondo.
Per questo motivo termina il GP in sedicesima posizione, davanti solo alla Williams di Robert Kubica.
Robert Kubica
Occupa costantemente l’ultima posizione, in modo non diverso dalle altre gare. In questo GP è anche sfortunato nella Q3, in cui la sua PU aggiornata è andata in fumo.
Antonio Giovinazzi
Un altro weekend in cui l’italiano dell’Alfa Romeo non capitalizza quanto di buono fatto vedere. Durante la sessione di qualifica, Giovinazzi, ha accusato un problema al motore, che gli ha impedito di andare oltre alla Q1, nonostante avesse dimostrato di poter far bene. In gara è autore di un’ottima rimonta, con ottimi sorpassi, che gli consente di risalire sino alla nona posizione. A due giri dal termine, però, commette un errore quasi banale, vista anche l’assenza di avversari, che lo costringe al ritiro.
Carlos Sainz
Ritiro avvenuto durante i primi giri di gara anche per lo spagnolo della McLaren, sempre per noie della PU Renault. Lo spagnolo ha accusato duramente la casa francese, sia lamentando un’evoluzione insufficiente (tanto che la McLaren non l’ha montata nel week end), sia per i problemi accusati nel giro di formazione, che lo hanno costretto al ritiro dopo pochi km. Un peccato visto il buon passo mostrato.
Max Verstappen
Verstappen mette fine a una striscia record di piazzamenti a punti, concludendo il suo GP al primo giro alla prima curva. A causa di una partenza lenta, cosa non nuova per l’olandese in questa stagione, si è trovato in mezzo al gruppo e ha avuto un contatto con l’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen. Un peccato sia per il mondiale, in cui Max vede Bottas allontanarsi e Vettel avvicinarsi, sia per la marea arancione che era giunta a Spa per tifare il proprio idolo.