Quella che si svolgerà domenica all’Autodromo Nazionale di Monza sarà la 90ma edizione del Gran Premio d’Italia. Dal 1922 ad oggi, soltanto 5 volte la gara è stata disputata in un’altra località, il circuito è infatti il più utilizzato nella storia della Formula 1: con 66 GP disputati Monza supera Monaco (66) e Silverstone (53).
La pista, famosa per le alte velocità raggiunte dalle vetture, è stata negli anni rallentata con l’introduzione di 3 chicane, anche dette “varianti”. Nonostante ciò, nelle qualifiche della scorsa stagione, Kimi Raikkonen su Ferrari ha fatto registrare la velocità media sul giro più alta della storia della Formula 1: ben 263.587 km/h.
I tecnici Brembo hanno classificato il circuito briantino come altamente impegnativo per i freni, con un indice di difficoltà di 4 su una scala da 1 a 5. Nonostante la difficoltà delle frenate, i lunghi rettilinei danno la possibilità ai materiali degli impianti di raffreddarsi a dovere.
L’impegno dei freni durante il GP
Vista la presenza di sole 6 frenate, nel circuito di Monza si usano i freni per circa 10.6 secondi al giro, appena l’11 per cento del tempo totale. Questo valore è superiore solo a quello della pista di Spielberg, ma quest’ultima è più corta di un chilometro e mezzo. Le poche frenate, ma tutte violentissime, fanno sì che per quanto riguarda la decelerazione massima, la media sul giro sia di circa 4,1 g. Dalla partenza alla bandiera a scacchi, i piloti devono esercitare sul pedale del freno ben 31 tonnellate di pressione, circa 600 kg al giro.
Le frenate più impegnative
Come detto, il circuito di Monza si compone di 6 frenate, di cui 3 considerate dai tecnici Brembo impegnative per i freni, 1 di media difficoltà, 2 sono considerate semplici.
Come accade nella maggior parte delle piste, la frenata più impegnativa è quella di curva 1: alla fine del rettilineo principale, si scende da 349 km/h a 87 km/h in 2,74 secondi, il tutto nello spazio di 137 m. Questi valori fanno della frenata della prima variante la più lunga dell’intero mondiale. Sono necessari 196 kg di pressione sul pedale per i piloti, i quali devono sopportare 5,6 g di decelerazione.
Notevole anche la frenata di curva 4: da 334 km/h si passa a 119 km/h in soli 2,09 secondi e 117 metri Il carico sul pedale del freno è di 133 kg e la decelerazione massima di 4,9 g.