Per la Ferrari nel Gp di Russia mai una gioia. Per la Mercedes, invece, la corsa che si corre a Soči domenica rappresenta un vero e proprio baluardo della sua potenza. Una roccaforte finora inespugnabile. Ma non dalla prima edizione moderna della gara inserita nel calendario di F1 a partire dal 2014, bensì dalle primissime competizioni a cavallo delle due guerre, tra il 1913 e il 1914. In quel biennio, infatti, furono organizzati i primi Gp di Russia della storia dell’automobilismo sportivo su un circuito ricavato a San Pietroburgo.
E anche allora vinse la Mercedes, rispettivamente con i piloti Suvorin e Schöll. Esattamente un secolo dopo, nel 2014, è come se il tempo si fosse fermato. Cento anni in cui fatti e cambiamenti epocali hanno trasformato il mondo e il motorsport a quattro ruote ma non il primo gradino del podio del Gp di Russia: sempre appannaggio Mercedes. Non la storica Mercedes-Benz ma l’Amg Mercedes F1 con lo stesso marchio della Stella a tre punte, che ha rafforzato la tradizione di successo della Casa di Stoccarda in Russia mediante tre nette vittorie di Lewis Hamilton (2014, 2015 e 2018), una di Nico Rosberg nell’anno del suo titolo (2016) e un’altra di Valtteri Bottas nel 2017.
Solo in quest’ultima occasione la Ferrari è stata molto vicina a sbancare finalmente la gara di Soči. Aveva tutti i numeri per riuscirci quella volta dopo la stupenda prima fila tutta rossa del sabato con Vettel in pole e Raikkonen immediatamente al suo fianco. Ma la Mercedes, in gara, tenne botta, anzi… Bottas con il finlandese autore dello scatto della vita in partenza. Guizzo felino allo spegnersi dei semafori e Valtteri brucia le due Ferrari, che non hanno la forza di riacciuffarlo fino alla bandiera a scacchi. Vettel ci prova. Negli ultimi giri ne ha di più di Bottas, complice anche un “lungo” del finlandese di Nastola. Il tedesco spinge al massimo, insidia i suoi scarichi ma per un soffio deve accontentarsi del secondo posto finendo in volata alla Mercedes a soli sei decimi. Domenica, però, la Rossa ringalluzzita dagli ultimi tre Gp sembra proprio nella condizione ideale per sferrare l’assalto alla fortezza tedesca.