GP Singapore F1: Giovinazzi più forte degli errori di strategia e delle penalità
Seconda gara consecutiva a punti per il nostro portacolori, nonostante diversi errori di strategia dell’Alfa Romeo, e una penalità asseganatagli a fine gara. Altro week end difficile per Kimi Raikkonen.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare! Ilpunto conquistato dall’Alfa a Singapore è tutto di Antonio Giovinazzi. Il nostro pilota è stato più forte di tutto: di errori di strategia, di ruotate e di penalizzazioni. E alla fine ha portato a casa un punto importante per l’Alfa: e importantissimo per se stesso, visto lo spettro di Hulkenberg che aleggia sul suo sedile per l’anno prossimo. E sarebbero potuti essere di più, se una scellerata strategia di gara adottata dalla scuderia italo-elvetica, non lo avesse costretto a risalire dalla quindicesima posizione nella seconda parte di gara.
Ma andiamo per ordine.
Fin dalle prove libere Giovinazzi ha trovato subito un ottimo feeling con la sua C38, dimostrando di essere più in palla, su quel circuito, del suo compagno di scuderia.
In qualifica l’italiano ha sfiorato nuovamente la Q3, piazzandosi in undicesima posizione: diventata poi decima, per la squalifica di Daniel Ricciardo. Primo pilota della griglia a poter decidere la mescola di pneumatici con cui partire: gomme gialle-medium, con la chiara intenzione di ritardare il pit-stop, rispetto agli avversari su gomme soft.
Allo spegnersi dei semafori, Giovinazzi è riuscito subito a risalire in ottava posizione. E mentre gli altri piloti rientravano per il cambio gomme, l’Alfa Romeo n. 99 risaliva la classifica, fino alla prima posizione. Non si vedeva una Alfa Romeo al comando di una corsa dal GP del Belgio del 1983: e un pilota italiano in prima posizione da Spa 2009 (Fisichella su Force India). Un risultato storico che vale molto di più del punticino conquistato.
Una volta in prima posizione, la scuderia avrebbe dovuto richiamare subito il suo pilota, a corto di pneumatici. Inspiegabilmente non lo ha fatto. E a quel punto è stato tenuto in pista con la speranza dell’ingresso di una safety-car, che avrebbe potuto rimescolare le carte in gioco a favore dell’italiano. La safety-car puntualmente è arrivata: però con un paio di giri di ritardo rispetto al pit-stop di Antonio. In più gli sono state montate le hard, che a quel punto della gara, non avevano senso. E infatti Giovinazzi è stato costretto ad un secondo pit-stop, in regime di neutralizzazione della gara, per montare le soft. Un’enormità di tempo perso che ha fatto retrocedere il nostro portacolori in coda al gruppo. E come se non bastasse Ricciardo, in fase di sorpasso, gli ha tirato una ruotata, danneggiandogli la sospensione e costringendolo a guidare con il volante storto.
La grande determinazione del pilota italiano, e un paio di ritiri, gli hanno consentito di conquistare definitivamente la decima piazza.
Ultimo colpo di scena: una penalità di 10 secondi inflitta dalla Commissione di Gara, per essere transitato troppo vicino alla gru, in regime di bandiere gialle. Per fortuna, avendo terminato la gara con 17 secondi di vantaggio su Grosjean, undicesimo, Giovinazzi è riuscito mantenere la posizione.
Dopo Monza un’altra gara maiuscola per il nostro Antonio, che sta complicando la vita all’Alfa Romeo Racing circa la scelta del pilota 2020. Se da un lato, infatti, Hulkenberg è pilota esperto e veloce, il team di Hinwil, non potrà di certo non tenere in considerazione della parabola crescente del nostro pilota, nonché degli errori della scuderia e della sfortuna, che hanno condizionato negativamente la sua prima stagione in F1.
Molto meno bene è andata a Kimi Raikkonen. Un altro week end disastroso, culminato con l’incidente in curva uno con Daniil Kvjat. Il finlandese è stato spesso dietro al suo compagno di team, sia nelle libere che in qualifica. In gara, dopo un inizio arrembante, l’ex campione del mondo è stato tradito dalle gomme, cambiate troppo presto, e ha subito un netto calo delle prestazioni, fino all’incidente con la Toro Rosso, a pochi giri dal termine.
Terza gara senza punti: ma la prima stagione del finlandese all’Alfa può sicuramente considerarsi ottima.
Mentre i fuochi d’artificio illuminavano Marina Bay, in sala stampa i protagonisti commentavano con stati d’animo differenti, la loro gara di Singapore.
Frédéric Vasseur, Team Principal Alfa Romeo Racing
“Finire la gara con un punto è positivo, ma c’è un po di rimpianto. Antonio ha corso una gara eccellente, e con la Safety Car uscita pochi giri prima, avremmo potuto parlare di un risultato incredibile per lui. Antonio è riuscito a portare a casa un punto nonostante un’auto danneggiata, ma la sensazione del “cosa sarebbe stato se…” rimane. Kimi ha corso una gara molto solida, recuperando posizioni dalla griglia di partenza, cercando di conquistare punti. Purtroppo è stato coinvolto in un incidente con Kvyat, dopo aver lottato con i suoi pneumatici degradati: e la sua gara è finita. Alla fine, un punto è un punto, ma la prossima settimana punteremo a qualcosa di più a Sochi”.
Kimi Räikkönen
“Non è esattamente quello che speravo. Le mie gomme si sono degradate e mentre sono riuscivo a rimanere in posizione dopo la prima ripartenza, alla seconda le gomme erano troppo fredde e ho perso tre posizioni: e da allora in poi ho avuto difficoltà. L’incidente con Daniil Kvyat ha concluso la mia gara, ma comunque non sarei andato da nessuna parte. Quando ho guardato negli specchietti era abbastanza indietro: quando ho affrontato la curva l’ho visto con la coda dell’occhio, ma era troppo tardi per reagire. Ho visto gli Steward ma non credo che ci saranno conseguenze”.
Antonio Giovinazzi
“È stata una grande battaglia. Sono contento di aver portato a casa un punto per me e la squadra: ma ho la sensazione che avremmo potuto finire più in alto. Abbiamo allungato troppo la nostra prima parte di gara su mescole medium: anche se è facile guardarsi indietro con il senno di poi. Se ci fossimo fermati prima, avremmo forse potuto essere conquistare la settima posizione. Stavo lottando con le gomme e lo scontro con Daniel [Ricciardo] non ha aiutato, perché ho avuto un danno alla sospensione anteriore. Il volante ha tirato da una parte ed è stata una vera lotta, ma volevo davvero quel punto e ho combattuto fino alla fine per ilò decimo posto. Lottare testa a testa contro Ferrari e Mercedes è stata una bella sensazione, e spero che qualcuno in casa abbia fatto uno screenshot della classifica in quel momento!”.