Mentre la Ferrari festeggiava i suoi 90 anni con un evento aperto a tutti i tifosi in Piazza Duomo, nelle stesse ore la città di Milano apriva le proprie porte ad un altro team italiano di Formula 1.
Nella sede della LUISS Hub infatti, entrambi i piloti della Toro Rosso, Daniil Kvyat e Pierre Gasly, hanno partecipato alla conferenza organizzata da Randstad, HR partener della scuderia faentina, condividendo le loro emozioni alla vigilia dell’attesissimo Gran Premio d’Italia, in programma a Monza questo weekend.
Presente all’evento “Driving For Performance” anche Marco Perrone, Head of Strategy della Toro Rosso che ha riservato ai numerosi invitati diversi aneddoti ed interessanti indicazioni su come viene pianificata la strategia all’interno di un team di F1, e di quanto i processi decisionali siano determinanti e vincenti se supportati da una comunicazione efficace e da una stretta collaborazione tra i vari reparti della squadra.
Queste dinamiche, spinte all’estremo in un ambiente competitivo come la Formula 1, possono comunque essere applicate anche ai contesti aziendali per il corretto funzionamento di un’azienda: un valore, quest’ultimo, sottolineato con forza anche da Alessandro Rovetta, formatore di Randstad HR Solutions.
In un’azienda, così come in una squadra di F1, il contributo di ogni persona è fondamentale per il raggiungimento di risultati concreti e positivi. Nella fattispecie, la forza di un team è basata principalmente sulla passione ed il lavoro di meccanici, ingegneri ed, ovviamente, piloti. Un concetto che vale anche per la Toro Rosso, attualmente 5° in classifica costruttori grazie ai punti collezionati da Daniil Kvyat (autore di un podio ad Hockenheim) e Pierre Gasly, francese appena re-integrato in squadra e già a punti nella gara d’esordio in Belgio.
Per i due piloti ora è tempo di affrontare il GP d’Italia, che rappresenterà la gara di casa per la scuderia di Faenza. Con quali emozioni e con quali obiettivi si presenteranno i due piloti alla tappa monzese? Ecco le dichiarazioni dei due piloti rilasciate nella serata di ieri.
DANIIL KVYAT: “Veniamo da un buon periodo. Puntiamo a riconfermarci”
Protagonista assoluto di questa stagione con un podio conquistato è il russo Daniil Kvyat, reduce da un’ottima prestazione conseguita nell’ultima gara del calendario in Belgio. Per lui e per il team ora c’è il tanto atteso appuntamento di Monza, dove la Toro Rosso è chiamata a far bene di fronte al proprio pubblico e dove, nel 2008 con Sebastian Vettel, ottenne anche la sua prima ed ancora unica vittoria della sua storia.
Quali sono, dunque, le aspettative per Monza?
“A Spa abbiamo ottenuto un grande risultato -ha affermato il numero 26 della Toro Rosso- e speriamo davvero di poter replicare anche a Monza. Storicamente per noi la pista brianzola un po’ difficile, perché i suoi lunghi rettilinei ci hanno penalizzato in passato. Quest’anno però abbiamo più possibilità per migliorarci, ed il motivo principale è dato da una vettura che in questa stagione si è comportata benissimo in gara, tant’è che abbiamo raccolto diversi piazzamenti a punti in questo 2019.
Di conseguenza siamo fiduciosi, ma è quasi impossibile prevedere quale sarà il risultato di domenica, perché ogni gran premio presenta situazioni che lo rendono completamente diverso da quello trascorso in precedenza. Magari tagli il traguardo in 10° posizione, consapevole di aver fatto una gara bellissima, ma può anche succedere che arrivi 7° con la convinzione che avresti potuto raggiungere posizioni più prestigiose. Fare un pronostico è complesso nel nostro caso -conclude Kvyat- ma sfrutteremo il buon momento della squadra per ottenere punti anche a Monza davanti al nostro pubblico”.
Stai vivendo un momento positivo. Quanto è forte l’affiatamento con il team?
“Con la Toro Rosso ci stiamo togliendo delle belle soddisfazioni, su tutte il podio ottenuto ad Hockenheim. E’ stato un momento emozionante perché ho sono finalmente salito sul podio con i colori del team. Ci sono andato vicino più volte in passato, ed esserci riuscito in Germania è stato motivo di grande soddisfazione e di enorme gioia personale, visto e considerato che 24 ore era nata mia figlia. E’ stato un giorno speciale, e vedere la gioia di tutti i ragazzi del team è stata la ricompensa di tutto il lavoro che abbiamo svolto insieme per arrivare così in alto“.
Stiamo entrando nel finale di stagione. Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
“Come ho già detto siamo reduci da una serie di gare positive, alcune delle quali chiuse in zona punti. L’obiettivo è quello di rimanere il più possibile costanti per migliorare la situazione di classifica non solo mia, ma anche della squadra nel campionato costruttori. Siamo 5° e non dobbiamo abbassare la guardia, anche perché i nostri avversari non staranno certo a guardarci e saranno determinati a darci battaglia da qui fino alla fine del mondiale“.
PIERRE GASLY: “In Toro Rosso mi sento a casa. La passione degli italiani è impressionante!”
Dopo la retrocessione dalla Red Bull alla Toro Rosso, il francese Pierre Gasly ha messo a tacere le critiche con una prestazione convincente in Belgio dove, al suo rientro ufficiale nel team che lo aveva fatto esordire in F1 nel 2018, ha colto subito un piazzamento a punti.
Ora però arriva Monza. E’ possibile ripetere quanto fatto a Spa?
“A Monza sarà più complicato per me -sostiene Gasly- perché purtroppo dovrò scontare una penalità e partirò dal fondo dello schieramento. Sappiamo che dovremo inventarci qualcosa per risalire la classifica e chiudere in zona punti, ed è per questo che dobbiamo studiare insieme a Marco (Perrone, ndr) la miglior strategia possibile per rimontare. Confido nella capacità del team, che ha già dimostrato di sapersi adattare rapidamente ad ogni cambiamento in gara e di reagire anche sulla base dei comportamenti dei nostri avversari. Non sarà semplice, ma guai a non provarci o non credere in una rimonta”.
In Toro Rosso hai ritrovato quello stesso ambiente familiare che avevi lasciato a fine 2018. Quanto ti trovi a tuo agio con la squadra?
“La Toro Rosso è un team che incarna la passione e la cultura automobilistica degli italiani, che è molto più assimilabile a quella francese rispetto a quella britannica. In ogni caso questo è un aspetto che mi piace tantissimo, anche perché in squadra, e più in generale negli italiani, si respira una passione impressionante per la Formula 1. Ogni singola persona a Faenza è in grado di trasmetterti una carica pazzesca, ed è questo approccio che ci consente e ci ha consentito di raggiungere traguardi importanti. Per me è stato determinante aver iniziato la mia carriera in F1 in un team così colmo di passione e determinazione. Quest’estate, quando ho riabbracciato la squadra, mi sono sentito subito a casa. Siamo riusciti ad ottenere un buon risultato a Spa nonostante il poco tempo a disposizione prima del weekend di gara. Per raccontarvi un aneddoto, il giorno in cui abbiamo dovuto fissare il mio sedile in vista del Belgio, i ragazzi del team sono stati accanto a me dalle 14 fino a mezzanotte senza soste. Questo fa comprendere non solo la passione, ma la voglia di raggiungere insieme obiettivi importanti.
Sono felicissimo all’idea di poter battagliare a Monza al volante di una Toro Rosso”.