F1, E’ ancora possibile un futuro in Ferrari per Sebastian Vettel?
L’accordo pre-gara fra i piloti Ferrari, lo scambio di team radio, la strategia riservata a Sebastian Vettel: gli eventi del GP di Russia hanno indubbiamente lasciato strascichi a Maranello, ma gli innumerevoli commenti presenti sul web mostrano che anche la tifoseria si è spaccata. La maggioranza, purtroppo, si è schierata contro il #5.
Da ferraristi, non si può non adorare Charles Leclerc, futuro della Scuderia e capace di emozionarci più e più volte già quest’anno; ma, allo stesso tempo, è assurdo attaccare Vettel e sostenere che sia un “bollito“, o che non abbia più nulla da dare alla F1.
Nel paddock molte voci autorevoli hanno affrontato la questione (ad esempio, Paul di Resta ha sposato esattamente questa linea di pensiero), e fra queste spiccano quelle di Helmut Marko e Jacques Villeneuve, due persone notoriamente senza peli sulla lingua. Il boss della Red Bull ha affermato: “La Ferrari è riuscita a non vincere, pur avendo la macchina più veloce, e ha sacrificato Vettel nonostante fosse il pilota più veloce fra i due. Seb non ha più un futuro a Maranello“. Il campione del Mondo 1997, più analitico ma altrettanto piccato, ha invece dichiarato: “Vettel aveva un set-up da gara, e infatti oggi (domenica, ndr) è stato molto più veloce di Leclerc. Ora in Ferrari hanno un problema serio. Non dovevano dire a Vettel di restituire la posizione, almeno non così, dopodiché hanno passato metà gara a pensare a come fare in modo che Charles gli ripassasse avanti. Alla fine, il Karma li ha puniti. Sebastian era più veloce e meritava di stare avanti”.
Indubbiamente, negli ultimi week-end, Sebastian si è sempre dimostrato più forte alla domenica che al sabato grazie a delle precise, e intelligenti, scelte di set-up. Questione di esperienza? Su questo, Charles avrebbe ancora da imparare da lui.
A questo punto, immaginiamo che la stessa situazione si presenti in Mercedes. Immaginiamo che Bottas ignori le indicazioni della squadra, come ha fatto Leclerc a Monza. Hamilton verrebbe declassato a scudiero? No, sarebbe guerra aperta come ai tempi di Rosberg. E quando Lewis reagiva alle azioni di Nico, talvolta anche “giocando sporco”, non veniva mai attaccato così tanto dai tifosi.
Immaginiamo che Bottas dia la sua scia ad Hamilton, e che l’inglese si rifiuti di restituire la posizione. Verrebbe definito “bullo” da orde di moralisti a quattro ruote? E il team lo lascerebbe fuori più a lungo, al fine di far sfilare Bottas davanti? Improbabile.
Non dimentichiamo che Vettel (così come Hamilton) percepisce intorno ai 37 milioni di dollari a stagione, e da parte della Ferrari è totalmente insensato trattare così “male” un pilota pagato così tanto. Certo, bisogna tenere a bada Leclerc perchè rappresenta il futuro del team; lo fa anche la Red Bull con Verstappen. Ma a Sochi il team di Maranello ha forse superato il limite, e Sebastian difficilmente dimenticherà questo GP.
Si sapeva, ad inizio anno, che Leclerc sarebbe stata una spina nel fianco per Vettel, ma la squadra avrebbe potuto gestire decisamente meglio questa transizione fra presente e futuro, con un maggior rispetto verso quello che è (non dimentichiamolo) un 4 volte campione del Mondo.
E allora, forse Helmut Marko ha ragione…