Suzuka 2005: Kimi Raikkonen firma il suo capolavoro all’interno di un’ottima stagione conclusa poi al secondo posto. Una vittoria epica ottenuta in rimonta dal 17mo posto con uno storico sorpasso all’ultimo giro su Giancarlo Fisichella.
Suzuka 2019: Il finlandese approda in Giappone dopo 4 gare a zero punti, il secondo peggior bilancio in carriera, dopo il 2002, in termini di punteggio.
Ma è proprio sul circuito che lo consacrò tra i grandi della F1 quel lontano giorno di 17 anni fa, che potrebbe concludersi la parabola discendente iniziata in Belgio.
“La chiave è recuperare la forma che avevamo prima e immediatamente dopo la pausa – ha detto Kimi – ma il divario con i nostri avversari al centro gruppo non è grande e speriamo che un circuito come Suzuka possa aiutarci a ottenere il massimo dalla nostra vettura. Mi piace questo tracciato e i fans sono incredibili”.
Ed in effetti la stagione 2019, la prima con l’Alfa Romeo Racing, era iniziata più che bene, con 13 degli attuali 31 punti conquistati nei primi quattro GP. Un risultato che faceva ben sperare per il prosieguo del campionato suo e della scuderia di Hinwil. Eppure, tra gli errori del finlandese, una vettura poco performante ed un pizzico di sfortuna, l’ottavo posto occupato prima del GP del Belgio si è tramutato in un misero quattordicesimo a ben 38 distanze dalla sesta casella del “best of the rest”. Vediamo come.
Spa-Francorchamps: l’auto, a posteriori, non è mai andata così bene. Con quattro vittorie nel suo palmares, Kimi è pronto a fare il carico di punti ma un pasticcio di Verstappen alla Source compromette irrimediabilmente la sua gara. Il finlandese precipita in nona posizione.
Monza: “Crash” è il leitmotiv del weekend italiano. Iceman parte dalla pit lane con la vettura danneggiata ed il team che sbaglia grossolanamente la mescola delle gomme affossandolo con 10 secondi di stop&go. Arriverà in Asia da dodicesimo.
Singapore: la vettura soffre di perdite di potenza e la qualifica di Kimi si ferma miseramente alla Q2. Concluderà una gara fiacca impattando malamente contro Daniil Kvyat che grida all’omicidio. Il finlandese scivola così in nona posizione.
Sochi: il colpo di grazia arriva in Russia quando viene eliminato già in Q1 e superato in griglia dal compagno Giovinazzi per la seconda volta consecutiva. In gara guadagna un drive through penalty per partenza anticipata e si trascina al traguardo lamentando una vettura decisamente lenta.
Arriviamo così all’appuntamento del Sol Levante, dove, a pochi giorni dal suo quarantesimo compleanno, Iceman cercherà di scrivere la parola fine su di un declino che non appartiene al grande pilota che conosciamo. Noi glielo auguriamo vivamente.