Anche in Messico è proseguita la striscia negativa dell’Alfa Romeo Racing. Antonio Giovinazzi solo quattordicesimo: mentre Kimi Raikkonen ha dovuto ritirarsi per noie all’impianto di raffreddamento. E’ dal GP di Singapore che la Scuderia di Hinwil non porta a casa punti iridati.
La crisi Alfa sembra non avere mai fine! Dopo la deludente gara in terra nipponica, in Messico, se possibile, è andata pure peggio. Una vettura sola giunta al traguardo, quella di Antonio Giovinazzi, e ancora nessun punto iridato. Un altro weekend al di sotto delle aspettative in termini di performance della vettura, e l’ennesimo clamoroso errore ai box, commesso sempre nei confronti del nostro Giovinazzi, stanno trasformando questo finale di mondiale in una “Via Crucis” per la scuderia del biscione e i suoi piloti.
Per tutto il fine settimana, le due C38 non sono mai state in grado di occupare la Top Ten, sebbene nelle prove libere si era visto un barlume di speranza, in termini di prestazioni.
Barlume spento nelle qualifiche, quando si è subito capito che le due Alfa non sarebbero state in grado di centrare la Q3: è così è stato! Quattordicesima piazza per Kimi Raikkonen: un posto più indietro per il nostro portacolori, che, anche a causa di un errore nell’ultimo giro utile, non è riuscito a stare davanti al suo compagno di scuderia. Entrambi, comunque, ben lontani dal limite utile per accedere alle posizioni che contano.
Si preannunciava una gara difficile, anche se l’incognita del degrado degli pneumatici, e le previsioni di pioggia durante la gara, avrebbero potuto rimescolare le carte in gioco.
Al via entrambi i piloti sono scattati bene. Raikkonen però è rimasto invischiato in un contatto a tre, e la sua monoposto ne è uscita danneggiata. Con una vettura inguidabile, il finlandese non è mai stato in grado di entrare in zona punti, e alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca, al sessantesimo giro, per un problema all’impianto di raffreddamento.
Discorso completamente diverso per Giovinazzi: il nostro portacolori, ad un certo punto della gara, si è trovato addirittura in nona posizione, approfittando dei pit-stop degli altri piloti. Al ventunesimo giro è toccato all’italiano rientrare ai box, e qui è successo il patatrac. I meccanici hanno fatto cadere il sollevatore prima che la gomma posteriore destra fosse avvitata e così Giovinazzi si è trovato su tre ruote. Alla fine, la C38 numero 99 è riuscita a ripartire, ma perdendo oltre quaranta secondi e retrocedendo in fondo al gruppo.
Antonio è riuscito comunque a concludere in quattordicesima posizione. Senza quella debacle clamorosa ai box, forse avrebbe potuto lottare per la zona punti. Sta di fatto che nuovamente la sfortuna, sotto forma di errore del team, s’è accanita nei confronti del pilota di Martina Franca.
L’Alfa Romeo ha lasciato il Messico con l’amaro in bocca. La C38 è stata sempre ben lontana dall’essere una monoposto competitiva nel corso di tutto il weekend. E per l’ennesima volta il team è caduto in un errore grossolano che ha compromesso definitivamente una gara già di per sè difficile.
La classifica costruttori parla chiaro! Ottavo posto, e quasi trenta punti di distacco dalle dirette rivali, Toro Rosso e Racing Point. Un distacco ormai incolmabile, a tre gare dalla fine
Tra meno di una settimana si correrà il GP degli Stati Uniti, sul circuito di Austin. Poi sarà la volta del Brasile e di Abu Dhabi. Raikkonen e Giovinazzi, e soprattutto il team Alfa, dovranno cercare in tutti i modi di raddrizzare l’esito di queste ultime gare per salvare il salvabile, e blindare l’ottavo posto da un possibile rientro della Haas. Una magra consolazione!
In attesa di conoscere il futuro del nostro Antonio Giovinazzi, che, a questo punto, meriterebbe la conferma a titolo di “risarcimento danni”.
Frédéric Vasseur, Team Principal Alfa Romeo Racing
“È deludente lasciare il Messico senza punti perché le nostre prestazioni complessive durante il fine settimana sono state migliori di prima. Sfortunatamente, Kimi ha subito danni al fondo piatto e al sistema di raffreddamento. Ha perso prestazione e alla fine i problemi di raffreddamento hanno comportato il suo ritiro. Antonio aveva una buona strategia e mostrava un buon ritmo, ma ha perso più di 20 secondi al pit-stop e questo lo ha riportato in zona bandiera blu, e quindi non è stato in grado di fare alcun progresso. Avremmo potuto evitare di perdere questa opportunità, perché avremmo potuto lottare con la Toro Rosso per i punti, ma non vediamo l’ora di correre di nuovo tra sette giorni”.
Kimi Räikkönen
“È un peccato dover ritirarsi perché in generale siamo andati bene nel corso di questo fine settimana. Sfortunatamente, gran parte della nostra giornata è stata decisa all’inizio. Sono rimasto schiacciato tra due macchine e un grosso pezzo del mio fondo piato è stato distrutto. Anche il raffreddamento è stato danneggiato, le temperature sono aumentate molto e abbiamo dovuto fermare la macchina. È sfortuna: ma a volte è così che vanno le corse. Ad un certo punto il nostro ritmo non è stato troppo negativo, quindi speriamo di poter continuare a migliorare la prossima settimana”.
Antonio Giovinazzi
“La mia partenza non è stata così male e nelle prime fasi di gara stavo lottando per i punti con Renault e Racing Point. Il problema al pit-stop ci è costato molto tempo. Senza Safety Car o VSC, la nostra gara è stata definitivamente compromessa. Sono stato praticamente da solo per il resto della gara: quindi è difficile dire dove eravamo in termini di ritmo. Dovremo lavorare sodo per tornare a punti la prossima settimana, ad Austin”.
GP MESSICO F1 2019 – VIDEO