Brawn sul contatto Vettel-Leclerc: Episodi che non devono ripetersi se Ferrari vuole battere Mercedes
Il contatto tra Sebastian Vettel e Charles Leclerc che li ha costretti al ritiro a cinque giri dal termine del Gran Premio del Brasile rappresenta un vero e proprio dramma sportivo. Il clamoroso autogol segnato dai due alfieri della Ferrari è ovviamente diventato subito un tema caldo per gli addetti ai lavori e gli appassionati. A distanza di giorni si continua a discutere su quale sia il pilota a cui addossare maggiori responsabilità e ad analizzare nel dettaglio i fotogrammi della collisione, giudicata dalla Direzione Gara “incidente di gara”. Anche il direttore generale e responsabile sportivo della Formula 1 nonché direttore tecnico della Rossa dal 1996 al 2006, Ross Brawn, ha voluto esprimersi in merito all’episodio ed enfatizzarne la serietà.
Nella sua consueta rubrica post Gran Premio pubblicata sul sito ufficiale della Formula 1, Brawn ha per prima cosa sottolineato come sia molto spiacevole quando due compagni di box si autoeliminano: “Se Albon è stato l’epitome della delusione, i due piloti Ferrari erano semplicemente arrabbiati. Non è mai bello quando i compagni di squadra si buttano fuori dalla gara e lo è ancora di meno quando in palio non c’è neanche un risultato particolarmente importante, come in questo caso, in cui il terzo posto era il massimo a cui potessero aspirare”.
In seguito, Brawn ha analizzato la situazione interna della scuderia italiana, ricordando che nel corso della stagione si erano già vissute alcune turbolenze nella gestione della coppia Vettel-Leclerc. Inoltre, il direttore sportivo britannico ha posto l’enfasi sulla necessità che ha il team principal della Rossa di placare questi attriti:“Dopo le tensioni che si erano espresse nelle gare dopo la pausa estiva, sembrava essersi calmato tutto negli spogliatoi Ferrari. Tuttavia, ora Mattia Binotto dovrà affrontare il compito ostico di rimettere le cose in riga e difatti ha detto proprio questo nelle sue interviste dopo la gara. Doveva imporsi e dire ai piloti di assumersi le proprie responsabilità, che a Maranello significa sempre anteporre gli interessi del team a quelli dell’individuo, cosa che non è avvenuta nella gara”. Nel motorsport, sin dalle categorie minori, vige tra i piloti una regola non scritta, ma spesso rimarcata ufficialmente dai team, sul non danneggiare i propri compagni di squadra e massimizzare il risultato per la scuderia, anche a costo di sacrificare il proprio individuale. Se questo vale nei team di go-kart, è facilmente immaginabile quanto sia essenziale in una squadra ai vertici del motorsport e con una storia come la Ferrari.
Oltre alla drammaticità dell’accaduto per il fatto in sé di essersi autoeliminati dalla gara, i due compagni di squadra hanno perso un podio e un bottino di punti importante, che sfumando rischia persino di privare la Ferrari del terzo posto nel campionato piloti. Infatti, Vettel è ufficialmente fuori dai giochi, a 30 lunghezze dalla terza posizione occupata da Max Verstappen, mentre Leclerc si trova a 11 punti dal pilota olandese e, considerando la forma attuale della Red Bull, saranno difficilmente recuperabili nel round conclusivo di Abu Dhabi. In una stagione difficile e al di sotto delle aspettative, un terzo posto nel campionato piloti dietro alla coppia Mercedes sarebbe per lo meno una magra consolazione per la Rossa. È quindi inammissibile per i due alfieri di Maranello perdere punti in questo modo e danneggiare la scuderia sia concretamente sia dal punto di vista dell’immagine e del clima all’interno del team.
Nonostante l’evidente disapprovazione che ha espresso Brawn relativamente al contatto, l’ingegnere britannico ha preferito non sbilanciarsi nell’attribuire sentenze di colpa e di maggiore responsabilità a uno dei due piloti Ferrari. Tuttavia, il direttore generale della Formula 1 ha precisato che sarebbe stato meglio se almeno uno dei due avesse ammesso la propria responsabilità, come ha fatto Lewis Hamilton, che appena sceso dalla machina si è andato a scusare con Alex Albon per averlo toccato e fatto girare: “Non vorrei azzardare un’opinione su chi sia stato più colpevole della collisione, ma probabilmente sarebbe stato un bene se, a freddo, uno di loro avesse seguito l’esempio di Hamilton e avesse ammesso immediatamente la propria colpa, proprio come ha fatto il campione relativamente al suo contatto con Albon”.
Infine, Brawn ha puntualizzato che se la Rossa vuole realmente vincere e imporsi sulle Frecce d’Argento che hanno dominato l’era turbo-ibrida fino adesso, ha assolutamente bisogno di gestire meglio i suoi due alfieri: “Se la Ferrari vuole davvero porre una fine al dominio Mercedes, l’anno prossimo non deve solamente procurare ai suoi piloti una macchina più competitiva, ma deve anche assicurarsi che incidenti come questo non vengano ripetuti. La Formula 1 è uno sport di squadra, specialmente a Maranello”.
Ross Brawn è quindi stato chiaro nello spiegare che incidenti come quello avvenuto tra Vettel e Leclerc in Brasile sono episodi gravi per un team di Formula 1 e specialmente per la Ferrari. Il danno recato da un episodio del genere è significativo e necessita di un pronto intervento da parte dei vertici della scuderia. Inoltre, questi scontri interni non devono affatto presentarsi se si vuole primeggiare in uno sport di squadra qual è la categoria regina del motorsport. Rimane da vedere dunque che ripercussioni avrà questo incidente a breve e a lungo termine sia sui piloti sia sulla casa di Maranello e come questi reagiranno a partire da Abu Dhabi.
Noi di Circus F1 siamo già curiosi e impazienti di vederlo. Sicuramente vi terremo aggiornati, rimanete collegati.