F1 2019, Gp degli Usa: Mercedes semplicemente the best
Il Gp degli Stati Uniti ha fotografato come meglio non si potrebbe l’intera stagione 2019 del Mondiale di F1 numero 70. Ha fatto emergere la potenza e la conseguente supremazia della Mercedes, due virtù assolute al momento indiscutibili. Ferrari e Red Bull hanno spesso punzecchiato la Casa della Stella a Tre Punte ma alla fine dei giochi quest’ultima si riprende il predominio ed emerge sempre in tutta la propria adamantina forza dirompente. Austin ne è stata testimonianza lampante, disarmante per gli avversari diretti. Che in prova hanno fatto paura a Toto Wolff & C. ma in gara non c’è stata storia.
I migliori sono ancora loro. Lo hanno dimostrato ancora facendo apparire il tris rosso di Spa, Monza e Singapore non come un fuoco di paglia, ma come un filotto vincente ancora troppo acerbo per apparire credibile in chiave iride. L’affidabilità continua a preoccupare (grave il ritiro di Vettel per un cedimento strutturale della vettura) e le prestazioni del pacchetto telaio-gomme sono ancora troppo altalenanti. La Mercedes, invece, tranne qualche raro caso non sbaglia un colpo e costituisce una garanzia quanto a velocità, affidabilità ed efficienza strategica. Come è stato ieri ad Austin. Valtteri Bottas e il fresco sei volte campione del mondo Lewis Hamilton hanno fatto capire fin da subito chi comanda ancora in F1. Il solo Max Verstappen ha lottato fin quando ha potuto frapponendosi tra i due piloti delle frecce d’argento. Poi Hamilton gli si è inesorabilmente avvicinato riducendo il gap a meno di un secondo.
A quel punto l’olandese ha azzardato un undercut su Bottas al 14° giro montando le hard. Ma non ci è riuscito perché Bottas ha subito neutralizzato la mossa del competitor andando ai box per effettuare la sosta il giro dopo e ripartendo davanti alla Red Bull. Hamilton invece ha optato per una strategia diversa. È rimasto in pista con le medie subendo il ritorno del team mate con le hard fresche, il quale lo ha superato di slancio alla 24° tornata. Nel passaggio seguente il campione inglese ha effettuato il pit-stop per calzare anche lui le hard con l’intenzione di non fermarsi più. Cosa che infatti è accaduta.
Discorso differente invece per Bottas e Verstappen, che hanno scelto una strategia di attacco effettuando un’altra sosta e ritornando in pista con le medie. A questo punto Valtteri si è scatenato. In un solo giro ha addirittura rubato ad Hamilton ben 3 secondi, lo ha raggiunto al 50° giro e poi ha sferrato l’attacco. Hamilton è riuscito a difendersi una prima volta costringendo il finlandese all’esterno ma poi nulla ha potuto di fronte all’evidente maggiore rapidità dell’altra Mercedes. Le posizioni non sono più cambiate fino alla fine con Hamilton d’un soffio davanti al rimontante Verstappen e iridato per la sesta volta. Come dire semplicemente Mercedes the best!