F1, L’analisi tecnica della prima ala out wash della Red Bull
Durante le prove libere del vittorioso week end di Interlagos, la Red Bull di Max Verstappen ha effettuato alcuni test con una nuova ala anteriore, che prediligerebbe di più l’effetto out wash.
Con certezza il test effettuato riguarda la prossima stagione 2020, dove la Red Bull potrebbe cambiare “filosofia di vettura”, puntando a diminuire il drag della sua monoposto.
La Red Bull ormai da anni è sempre stata considerata come la macchina che avesse a disposizione il miglior telaio e miglior aerodinamica. Contemporaneamente però il punto debole è sempre stata la resistenza all’avanzamento e la potenza della Power Unit.
Da un paio di Gran Premi però Adrian Newey e colleghi stanno cercando di portare già qualche cambiamento, grazie anche a una Power Unit Honda che, rispetto alle scorse stagioni, ha fatto step importanti. Dalla seconda parte di stagione in poi la RB15 ha migliorato le sue prestazioni grazie ai balzi in avanti di Honda, permettendo a Max Verstappen di eguagliare le vittorie stagionali della Ferrari. La SF90 potrebbe aver ispirato i tecnici della Red Bull su come ottenere una vettura che abbia una grande efficienza aerodinamica, avendo adesso a disposizione la grande potenza del motore giapponese.
La nuova ala, usata solo nelle libere di Interlagos, ha dei profili più spioventi verso il basso nella zona degli endplate, andando a ridurre l’ingombro aerodinamico, e accompagnando i flussi all’esterno delle ruote anteriori. In chiave 2020 Red Bull ci ha dunque dato delle informazioni importanti su quella che potrebbe essere la direzione progettuale degli ingegneri della casa anglo-austriaca.
Nell’illustrazione qui sotto vi proponiamo un confronto diretto fra la classica ala usata nel corso della stagione, e quella nuova (in basso), con i profili ribassati nella zona più esterna e dalla corda ridotta per diminuire il drag.