In Brasile la Scuderia Ferrari ha fatto debuttare sulla macchina di Charles Leclerc la Power Unit specifica 4, che dovrebbe gettare le basi sullo sviluppo del motore ibrido della stagione 2020.
La nuova Power Unit, che utilizzerà il pilota monegasco anche ad Abu Dhabi, dovrebbe sprigionare un surplus di cavalli pari a 20 rispetto alla vecchia specifica. In Brasile il team di Maranello ha raccolto importanti dati e indicazioni forniti dal nuovo motore che presenta importanti novità e spunti interessanti su quella che potrebbe essere la Power Unit 2020.
Prima di tutto la P.U. messa a disposizione del monegasco è stata progettata per esprimere il suo massimo potenziale in maniera più costante, in quanto la sua vita è stata prevista solo per gli ultimi due GP della stagione. Leclerc infatti disponeva di una mappatura aggiuntiva che gli permetteva di innalzare i giri motore in qualifica.
In secondo luogo Ferrari ha lavorato molto nella zona del turbo compound, facendo lavorare la turbina a pressioni massime di esercizio più elevate rispetto alla specifica 3. Una sovralimentazione maggiore però ha dovuto impegnare i motoristi Ferrari nella rivisitazione dell’intercooler, per migliorarne l’efficienza di raffreddamento, causa l’aumento delle temperature di lavoro dovute alla maggior pressione sulla turbina.
Turbina che, lavorando a temperature oltre i 600° C, mette sotto sforzo tutte le componenti radianti e metalliche. I motoristi Ferrari infatti hanno lavorato molto anche sui lubrificanti, che vanno a creare delle patine d’olio sui cuscinetti a sfera, riducendo l’attrito delle componenti. Questo ha permesso di avere una minor frizione meccanica degli elementi, migliorando la scorrevolezza e l’affidabilità generale.
Il nuovo intercooler infine raffredda in maniera più efficiente l’aria, che viene iniettata in camera di combustione a temperature più basse e con una densità maggiore. Questo permette di migliorare il rendimento del motore endotermico, generando più potenza.
Da questo punto di vista Ferrari ha lavorato in maniera migliore rispetto a Mercedes, che ha sofferto in termini di velocità in piste come Messico e Brasile, dove l’aria è più rarefatta a causa dell’altitudine.
In questo video Fabiano Vandone ci introduce i segreti del lavoro fatto da Ferrari sulla Power Unit specifica 4 in Brasile.