Quella che si svolgerà domenica a Interlagos sarà la 48ma edizione del Gran Premio del Brasile. Dal 1972 ad oggi però, per dieci edizioni, la gara è stata disputata in un’altra località: Jacarepaguá.
L’autodromo, situato nei pressi di San Paolo, è stato costruito nel 1940 ed è intitolato a José Carlos Pace, pilota brasiliano vincitore del GP di casa nel 1975. La pista è una delle poche in calendario che viene affrontata in senso antiorario ed è caratterizzata da curvoni veloci e rettilinei piuttosto corti, ciò determina frenate relativamente poco impegnative per gli impianti. Una delle criticità più rilevanti è però quella relativa al maltempo, condizione molto frequente in Brasile, che può portare a problematiche per i freni a causa delle basse temperature.
I tecnici Brembo hanno classificato il circuito brasiliano come mediamente impegnativo per i freni, con un indice di difficoltà di 3 su una scala da 1 a 5.
L’impegno dei freni durante il GP
Vista la presenza di sole 7 frenate, nel circuito di Interlagos si usano i freni per soli 12 secondi al giro, pari al 19 per cento del tempo totale. Anche la decelerazione produce un valore medio sul giro molto basso: circa 3,6 g. Inoltre, dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico di “sole” 45 tonnellate e mezzo.
Le frenate più impegnative
Come detto, il circuito Josè Carlos Pace, si compone di 7 frenate, di cui solo 2 sono considerate dai tecnici Brembo impegnative per i freni, 2 di media difficoltà, 3 sono considerate semplici.
Prevedibilmente, la frenata più impegnativa è quella di curva 1, che arriva dopo il rettilineo di partenza e circa 17/18 secondi di accelerazione continua. Alla fine del rettilineo principale si scende da 346 km/h a 131 km/h in 2,32 secondi, il tutto nello spazio di 131 m. Sono necessari 168 kg di pressione sul pedale per i piloti, i quali devono sopportare 5,6 g di decelerazione.
Notevole, dal punto di vista della decelerazione (5,2 g), anche la frenata di curva 4, nonostante sia molto corta: 1,52 secondi e 103 metri per passare da 348 km/h a 170 km/h.