La stagione 2019 di Formula 1 volge ormai al termine, ma prima bisognerà passare da Interlagos per il penultimo atto di questo campionato. Se la partita fra i costruttori per il titolo è stata archiviata a favore della Mercedes già da un mese, con Ferrari e Red Bull che si sono confermati avversari, ma dal mancato bottino finale, non si può dire esattamente lo stesso delle scuderie di centro gruppo. Le ultime due gare lasciano infatti qualche ultimo spiraglio per chi ha ancora la possibilità di ottenere quella posizione in più che potrebbe valere non poco soprattutto in termini economici.
Seppur abbia un terzo dei punti della scuderia di Milton Keynes, l’obiettivo attuale non è certamente quello, la McLaren si è dimostrata costante nel corso dell’intero campionato, assicurandosi la quarta posizione, in una stagione dove spesso è emerso un buon equilibrio del midfield. Perché se è vero che matematicamente tutto è ancora possibile, in una griglia in cui i team di centro gruppo raramente conquistano più di 10 punti complessivi nella singola tappa, le 38 lunghezze che separano la scuderia di Woking dalla Renault, sanno di cuscinetto che permetterà ad Andreas Seidl e alla sua brigata di concludere la stagione con un affanno inferiore a quello degli anni passati.
Non si può dire lo stesso dell’equipe francese che si era prefissata come obiettivo per questo campionato, quello di ribadirsi quarta forza; proprio come dodici mesi fa. È invece in una situazione in cui si trova costretta a guardare a distanza il proprio cliente, che si è dimostrato più veloce ed affidabile.
I transalpini potrebbero invece guardarsi alle spalle per notare una Racing Point più vicina di quanto non sia la McLaren di fronte a sé, sebbene la loro posizione resti un loro unico appannaggio, salvo una clamorosa rimonta della squadra di Mr. Stroll. Guardando al passato di questa stagione e all’andamento altalenante della Renault si sarebbe potuto puntare più in alto, se non fosse che gli sviluppi che sono significati un cambiamento di passo, sono arrivati a estate inoltrata.
Le pantere rosa dovranno piuttosto vedersela con la Toro Rosso per la sesta piazza, posizione per cui resta ancora tutto aperto. Le due scuderie stanno entrambe vivendo un momento discretamente positivo, sarà dunque interessante osservare chi riuscirà a spuntarla fra i due competitors, separati attualmente da un solo punto. La Racing Point, che vorrà chiudere in positivo rispetto al 2018; la scuderia faentina, che qualora riuscisse nel sorpasso sul team inglese otterrebbe il suo miglior piazzamento finale, eguagliando quello del 2008.
Sono sette i punti che si interpongono fra l’Alfa Romeo Racing e la Haas, un gap non così consistente dal momento che ci sono ancora due weekend da disputare. Ciò potrebbe far pensare ad un finale in cui tutto è ancora da decidersi, se non fosse che i due clienti di Maranello si trovino al momento in acque non poco burrascose. L’Alfa ha ottenuto soltanto tre punti nelle ultime sette gare. La Haas, se vorrà provare a sopravanzare la scuderia Italo-Svizzera, dovrà prima di tutto interrompere il digiuno che dura dalla Russia, dove sono stati raccolti gli unici due punti da dopo la pausa estiva.
PILOTI, CLASSIFICA MONDIALE F1 2019 DOPO IL GP DEGLI USA

COSTRUTTORI, CLASSIFICA MONDIALE F1 2019 DOPO IL GP DEGLI USA

CLASSIFICA PILOTI F1 2019 1 L. Hamilton Mercedes 381 2 V. Bottas Mercedes 314 3 C. Leclerc Ferrari 249 4 M. Verstappen Red Bull 235 5 S. Vettel Ferrari 230 6 A. Albon Red Bull 84 7 C. Sainz McLaren 80 8 P. Gasly Toro Rosso 77 9 D. Ricciardo Renault 46 10 S. Perez Racing Point 44 11 L. Norris McLaren 41 12 N. Hulkenberg Renault 37 13 D. Kvyat Toro Rosso 34 14 K. Raikkonen Alfa Romeo 31 15 L. Stroll Racing Point 21 16 K. Magnussen Haas 20 17 R. Grosjean Haas 8 18 A. Giovinazzi Alfa Romeo 4 19 R. Kubica Williams 1 20 G. Russell Williams 0 CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2019 1 Mercedes 695 2 Ferrari 479 3 Red Bull 366 4 McLaren 121 5 Renault 83 6 Racing Point 65 7 Toro Rosso 64 8 Alfa Romeo 35 9 Haas 28 10 Williams 1