La stagione 2019 è stata avara di soddisfazioni per il team Renault. La scuderia con base a Enstone ha chiuso con un quinto posto in Classifica Costruttori che lascia l’amaro in bocca ai tifosi e ai vertici della Régie, che si aspettavano un ben altro campionato.
L’annata era cominciata con le dichiarazioni roboanti di Cyril Abiteboul, il team principal, che puntava ad attaccare i top team. L’arrivo di un pilota di prim’ordine come Daniel Ricciardo aveva rinforzato le speranze degli addetti ai lavori, molti dei quali ponevano la R.S.19 tra le possibili pretendenti al titolo. Poi, però, sono arrivati i test di Barcellona, e si è cominciato a comprendere come la realtà fosse molto diversa dalle aspettative iniziali. Sia l’australiano che il team mate Hulkenberg, infatti, faticavano non solo a tenere il passo dei primi, ma anche a trovare il feeling giusto con la vettura.
A marzo si è andati in pista per le prime gare, e si è capito subito come i problemi fossero tanti. In primo luogo, il passo gara era lontano non solo dai tre top, ma anche dai diretti rivali della McLaren, peraltro equipaggiati da power unit Renault. A ciò, era da aggiungere un’affidabilità tutt’altro che perfetta, con diversi guasti a segnare il cammino di Daniel e Nico. Il doppio ritiro del Bahrain è un chiaro esempio di queste difficoltà.
A questo punto, durante la stagione non c’è stato quel cambio di ritmo che ci si sarebbe aspettati da un team costruttore. Le performance sono state prive di acuti; diversi piazzamenti nei punti, è vero, ma mai abbastanza in alto per poter pensare di sfruttare gare pazze come quelle di Hockenheim o Interlagos. Mai un podio in tutto il campionato, con due piloti del livello di Hulkenberg e Ricciardo, non è certo un risultato all’altezza. Il miglior piazzamento, per Renault, è stato il quarto posto di Monza dell’australiano. La vettura non ha mai avuto i giusti livelli di carico aerodinamico, e anche il motore non è sembrato essere all’altezza dei rivali, surclassato nel finale di stagione anche dall’Honda.
La posizione finale, dunque, è un quinto posto che non lascia soddisfatto nessuno ad Enstone. In particolare, brucia il fatto che la scuderia motorizzata dalla power unit francese, cioè la McLaren, sia arrivata davanti, con un vantaggio di ben 54 punti. Il meglio piazzato dei piloti è stato Ricciardo, al nono posto, mentre Hulkenberg, licenziato a fine stagione, si è dovuto accontentare della 14° posizione. In ottica 2020 urge una virata, anche per mettere a tacere le voci di un possibile ritiro.
Al posto del tedesco, la Renault ha optato per Esteban Ocon, la scorsa stagione terzo pilota della Mercedes. Il pilota di Evreux è stato scelto anche per un fattore puramente patriottico, ma le sue capacità al volante sono fuori discussione. Il target per il 2020 non può essere che il miglioramento dell’attuale quinto posto in classifica; la McLaren, che passerà a Mercedes alla fine della prossima stagione, dovrà essere tassativamente messa alle spalle.
La prossima dovrà dunque essere obbligatoriamente la stagione del riscatto per Renault; il 2019 è stato sottotono, e due stagioni di questo livello non sono accettabili per un costruttore. Se non sarà possibile avvicinare i top team, almeno bisognerà essere pronti ad approfittare di ogni loro passo falso per arrivare più in alto possibile, magari cogliendo anche qualche podio come hanno fatto McLaren e Toro Rosso.