A partire dall’anno scorso, sul sito della F1 viene pubblicata dopo ogni gara la classifica dei “Power Rankings”, una speciale classifica che si pone l’obiettivo di premiare i piloti che hanno offerto le migliori performance, senza tenere in conto quelle delle vetture. In sostanza, dopo ogni GP, ognuno dei 5 componenti della “giuria” assegna un voto da 1 a 10 a ciascun pilota, in base appunto alla sua performance assoluta, cercando di slegarla dalla prestazione del mezzo meccanico; per ogni pilota i 5 voti vengono sommati per definire la valutazione relativa al singolo GP. Mentre la stagione va avanti, si può poi fare una media delle valutazioni delle singole gare; la classifica finale, di sotto indicata, è stilata in base alla media di tutta la stagione.
#1 LEWIS HAMILTON – Media stagionale: 43.7
Il Campione del Mondo vince, per il secondo anno di fila, anche la classifica dei Power Rankings, ma non senza competizione: prima del GP di Abu Dhabi, il britannico si trovava a pari punti con Max Verstappen, ma è riuscito a dare uno strappo grazie al weekend perfetto disputato. Infatti, gli sforzi di Lewis negli Emirati sono stati premiati dalla giuria con un punteggio di 50, vale a dire il massimo possibile, che ha portato la sua media stagionale ad un impressionante 43.7, riflesso del fantastico anno da lui vissuto, con 11 vittorie in 21 gare.
#2 MAX VERSTAPPEN – Media stagionale: 43.4
Il punteggio di 43.4 premia quella che è stata la miglior stagione di Verstappen in F1, e forse quella della completa maturazione: ora Max è una minaccia costante lì davanti, e ha pressoché azzerato i momenti di esuberanza che hanno contraddistinto le sue prime stagioni. Verstappen è anche stato l’unico pilota sulla griglia a ricevere il punteggio massimo per un GP, ossia 50, in ben tre occasioni: Austria, Germania e Brasile. Per contro, Bottas, Leclerc e Hamilton ci sono riusciti solo una volta ciascuno.
#3 CARLOS SAINZ – Media stagionale: 41.8
Dove sarebbe arrivato Sainz quest’anno, se avesse guidato una delle tre vetture top? Non ci è dato saperlo, ma sta di fatto che lo spagnolo, nel ruolo di leader di una rediviva McLaren, ha disputato una stagione sensazionale. Oltre al primo podio, giunto in Brasile, Sainz ha ottenuto ad Abu Dhabi il sesto posto finale nel campionato piloti (grazie ad un sorpasso all’ultimo giro su Hulkenberg!), battendo così sia Gasly che Albon che si sono “scambiati” la Red Bull RB15. La ciliegina sulla torta di una stagione impressionante.
#4 LANDO NORRIS – Media stagionale: 40.3
Anche dall’altro lato del box McLaren sono arrivate grandi prestazioni: arrivato in Australia come debuttante, Lando Norris è stato una delle sorprese della stagione. Non ha praticamente mai dato a vedere la sua inesperienza, dimostrando grande maturità in alcune gare (vedi il sesto posto in Bahrain, la seconda gara della sua carriera) e un’ottima velocità in qualifica, dove ha vinto il confronto con il più esperto compagno Sainz. Miglior rookie nella classifica dei Power Rankings, Norris è sicuramente da annoverare fra i campioni del futuro.
#5 CHARLES LECLERC – Media stagionale: 39.9
Quello del debutto in Ferrari è stato un anno intensissimo e ricco di emozioni contrastanti per Leclerc, il quale ha alternato degli alti clamorosi (vedi la vittoria a Monza) a dei bassi terribili (l’incidente a Baku e quello con Vettel in Brasile). Tuttavia, in generale il monegasco ha disputato un’eccellente stagione, con 2 vittorie e ben 7 pole position (più di chiunque altro), mostrando di non patire la pressione data dal vestire la tuta rossa.
#6 ALEXANDER ALBON – Media stagionale: 39.4
Esattamente un anno fa, Albon aveva un contratto per correre in Formula E. Chiamato in Toro Rosso a gennaio, nonostante non avesse mai provato una vettura di F1 nella sua vita, il rookie ha impressionato, guadagnandosi appena 7 mesi dopo la promozione in Red Bull. E’ stata certamente un’annata movimentata! Considerando questi cambiamenti repentini e la sua generale inesperienza, si può dire che Alex abbia disputato nel complesso un’ottima stagione, seppur macchiata da qualche errorino in più rispetto agli altri ‘deb’. Siamo davvero curiosi di vedere quanto riuscirà ad avvicinarsi alle prestazioni di Verstappen l’anno prossimo.
#7 VALTTERI BOTTAS – Media stagionale: 39.0
La rimonta da ventesimo a quarto ad Abu Dhabi ha chiuso la miglior stagione di Bottas in Mercedes. In alcuni momenti, ad esempio nelle prime gare, il finlandese è stato davvero brillante, ma, a parità di macchina, non è riuscito a portare una sfida costante al compagno di squadra Hamilton. Non che sia facile…
#8 SERGIO PEREZ – Media stagionale: 38.2
Arrivato nella top ten un po’ per il rotto della cuffia (per il GP di Abu Dhabi ha ottenuto il clamoroso punteggio di 49!), il messicano ha offerto prestazioni molto costanti, con una certa crescita nella seconda metà di stagione, dove è risultato varie volte il ‘migliore degli altri’. Da applausi il sorpasso su Norris nell’ultima gara.
#9 DANIEL RICCIARDO – Media stagionale: 37.7
Un po’ come Pérez, anche Ricciardo è arrivato in top ten “tardi” (dopo il GP degli USA), per via di un inizio di stagione caratterizzato dallo scarso feeling tra l’australiano e la Renault RS19. Quando poi questo feeling è arrivato, Daniel ha iniziato a sfornare delle prestazioni eccellenti, come il quarto posto a Monza e i due sesti posti nelle ultime quattro gare. Potete scommetterci: se Renault migliora abbastanza, l’anno prossimo Ricciardo ci farà divertire.
#10 DANIIL KVYAT – Media stagionale: 37.2
Niente male per uno che è stato bocciato ben due volte a stagione in corso dal gruppo Red Bull. Proprio la Casa austriaca, madre e matrigna, gli ha concesso la possibilità di tornare in griglia, e il russo l’ha sfruttata appieno: i molti arrivi a punti, l’ultimo proprio ad Abu Dhabi, la buona aggressività in pista e, ovviamente, lo splendido podio di Hockenheim hanno permesso a Daniil di ottenere anche uno strameritato rinnovo per il 2020.
APPENA FUORI
In undicesima posizione troviamo Sebastian Vettel, uscito sconfitto dal confronto con Leclerc e protagonista di una serie di errori. Il tedesco si trovava nella top ten fino all’ultima gara, dopo la quale è stato scavalcato da Kvyat. Appena dietro Sebastian (-0.1 di media) troviamo il rookie George Russell, che precede il grande assente della prossima stagione, Nico Hulkenberg.