Svelata al mondo la nuova Ferrari per la stagione F12020. La SF1000 è un’evidente sviluppo della SF90 dello scorso anno.
A livello estetico le differenze non sono molte: la livrea sempre opaca presenta semplicemente una minor presenza di nero, con i numeri da gara in stile Ferrari anni 80.
A livello tecnico invece, vista la continuità di regolamenti, Ferrari non ha stravolto quanto fatto con la SF90, dando un continuo alla maggioranza dei concetti della monoposto 2019. Alcune novità, anche se difficili da notare, si son potute intravedere già dalle prime immagini della presentazione.
In questo articolo abbiamo analizzato in maniera completa e schematica la nuova SF1000, proponendo un confronto diretto con la SF90.
ALA ANTERIORE: ANCORA AD EFFETTO OUT-WASH
Il disegno dell’ala anteriore è forse la parte aerodinamiche che più discende dalla monoposto del 2019, che si caratterizzava per il concetto di out wash dei flussi. Sia nelle paratie che nel piano principale, l’ala anteriore è quasi la stessa di quella introdotta in Francia la scorsa stagione. Il team italiano mantiene dunque lo stesso concept aerodinamico, con anche il musetto che rimane pressoché lo stesso dello scorso finale di stagione. Era comunque difficile immaginare un cambio di filosofia per Ferrari nel 2020, poiché l’intento degli ingegneri è sempre stato quello di mantenere i punti forza in efficienza, e cercare al contempo di generare carico aerodinamico. Una vettura ad effetto up wash, come la Red Bull e la Mercedes, avrebbe comportato uno stravolgimento radicale della monoposto, andando probabilmente a perdere tutte le caratteristiche principali della vettura 2019. L’ala anteriore rimane comunque una delle aree di una monoposto che nell’arco della stagione è soggetta a molte modifiche. Potrebbe anche risultare che Ferrari stia un po celando quanto fatto in fabbrica per il 2020. A questo avremo risposta già nei test, dove potranno essere apprezzabili i primi upgrades.
SOSPENSIONI: SPUNTA IL BRACKET SUL PUNTONE ANTERIORE
Una delle novità più importanti introdotte per la stagione 2020 doveva riguarda le sospensioni anteriori, con l’implementazione del terzo elemento a sistema idraulico, e non più meccanico. Dalle prime immagini successive alla presentazione però è stato possibile notare che Ferrari sulla SF1000 ha introdotto il bracket sul puntone della sospensione anteriore. Questo tipo di soluzione, ottimizzata da Mercedes e da altre squadre, è del tutto innovativa per Ferrari. L’inserimento del bracket permette al puntone, a schema push rod, di non essere direttamente ancorato al mozzo. Durante la fase di sterzata il pneumatico interno risulta avere una maggiore impronta a terra, in quanto il bracket fa abbassare la monoposto, soggetta a rollio. Lo scopo dovrebbe essere quello di lavorare in sinergia col terzo elemento idraulico, al fine di mandare prima gli pneumatici in temperatura. Rispetto allo schema di Mercedes, Mclaren, e altre scuderie, Ferrari non ha comunque il pivot del triangolo rialzato, che rimane sempre ancorato direttamente al mozzo.
TURING VANES E BARGE BOARD PIU’ ESTREMI
I turning vanes sotto il muso presentano sulla SF1000 ben sei feritorie, che vanno a dividere questa parte aerodinamica in diversi elementi. Questa zona della monoposto è molto importante in quanto va a preparare i flussi che verranno poi deviati verso il fondo piatto. I tanti soffiaggi dovrebbero consentire all’aria di rimanere attaccata alle parte aerodinamiche, senza stallare.
Un altra area della monoposto su cui i tecnici hanno molto lavorato per il 2020 riguarda i barge board, che presentano il doppio boomerang, ma con un disegno molto diverso rispetto al 2019. Anche se la tinta nera e color carbonio di questa zona della monoposto tende a mascherare i dettagli, il doppio boomerang lo si è potuto scrutare in maniera nitida, con Ferrari che ha introdotto questa soluzione per i barge board in Ungheria lo scorso anno. Le derive ai lati delle bocche dei radiatori sono state anch’esse estremizzate, e presentano un numero maggiore di elementi. La deriva orizzontale sopra le pance non va più a raccordarsi con quella verticale nel classico schema a ponte, ma sulla SF1000 i due elementi sono separati.
BOCCHE RADIATORI E SIDEPOT PIU’ STRETTI
Lavoro di affinamento per quanto riguarda la parte aderente al telaio, che riguarda le pance e le bocche dei radiatori. Ridurre gli ingombri è sempre un obbiettivo ogni stagione, ma non sempre questo è stato possibile. Rispetto al 2019 la nuova SF1000 presenta delle bocche dei radiatori lievemente più strette, e la carrozzeria è stata rastremata nella zona dello sponsor Ray Ban. Piccola modifica riguarda anche i supporti per gli specchietti retrovisori, che sono carenati per ridurne la resistenza all’avanzamento.
SPUNTANO DUE CORNA AI LATI DELL ‘AIRSCOPE
Una delle novità più evidenti riguarda due profili aerodinamici a sviluppo verticale che vanno ad ancorarsi ai lati dell’ airscope, formando una sorta di corna sul cofano. Una soluzione molto simile a delle F1 del passato, come le vecchie Mclaren a cavallo fra 2006 e 2008, e che trovano la loro utilità nel mantenere ancorarti i flussi al corpo vettura, direzionandoli verso l’ala posteriore. Il cofano motore rimane pressoché identico alla SF90, con la carrozzeria tagliata dietro la T.Cam, e si tinge di rosso nella zona che copre gli scarichi.
POSTERIORE COME LA SF90
Pochissime modifiche sembrano essere invece presenti nella zona posteriore, che rimane molto fedele a quanto vi era sulla Ferrari del 2019. La deck wing rimane a doppio profilo, e almeno nella vettura vista in presentazione lo scarico della wastegate rimane singolo. Ferrari ad Abu Dhabi aveva sperimentato in chiave 2020 una soluzione a doppio scarico wastegate, con disposizione ai fianchi dello scarico centrale della Power Unit. Ma almeno per adesso questa soluzione non è presente sulla SF1000. L‘ala posteriore nel suo complesso è identica al 2019, con le paratie laterali che hanno sette frange nella zona centrale. Il diffusore invece è stato celato come da tradizione, e dai render non è possibile evidenziarne i dettagli. Molto più stretta invece la carrozzeria nella parte terminale, che avvolge i braccetti delle sospensioni posteriori, per restringersi in maniera sinuosa verso la pinna del cofano. Il fondo piatto presenta una larga apertura prima della ruota posteriore per schermare lo pneumatico dai flussi. Rimangono i lunghi binari, mentre i generatori di vortice al momento non sono presenti.
FERRARI F1 2020 – FOTOGALLERY
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