Test F1 2020, Mattia Binotto tra pessimismo e speranze!
La Scuderia Ferrari conclude la prima sessione di test F1 a Barcellona circondata da un sacco di interrogativi e pressioni. L’avversaria numero uno ha macinato chilometri, ha chiuso in prima posizione nella classifica dei migliori tempi, ha attirato l’attenzione di fan, addetti ai lavori e avversari su alcune soluzioni tecniche davvero innovative.
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Per contro la SF1000 non ha convinto. Non ha convinto nessuno, a cominciare da Mattia Binotto che, al termine della terza giornata di test, non ha esitato a dichiarare: “Rispetto allo scorso anno, sono un po’ meno ottimista per l’inizio della stagione”.
Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha anche aggiunto: “Rispetto allo scorso anno abbiamo cambiato radicalmente approccio nell’affrontare il primo test pre-stagionale. Fino a questo punto ci siamo concentrati sul valutare la vettura in tutto il suo potenziale, provando ogni tipo di configurazione, sia a livello aerodinamico che meccanico, allo scopo di raccogliere il maggior numero di dati possibile”.
Smentendo poi i non pochi esperti che avevano ipotizzato una versione B della SF1000 per la seconda sessione di test F1, Binotto ha detto: “Visivamente, nelle soluzioni tecniche, la monoposto della prossima settimana la vedrete molto simile a quella di questa sessione”.
Il numero uno di casa Ferrari ha però anticipato che, negli ultimi tre giorni di prove, Sebastian Vettel e Charles Leclerc cercheranno la prestazione: “Dalla settimana prossima cominceremo a lavorare per cercare la prestazione operando sugli assetti e portando avanti le tradizionali prove in configurazione di qualifica e gara utili per arrivare preparati all’esordio in Australia”.
Evitando di esagerare con il pessimismo, volgiamo concedere ancora qualche giorno alla Ferrari, prima di fare le nostre considerazioni finali su quella che potrebbe però essere una stagione davvero decisiva per Top Driver e Top Manager!
Stando alle parole di Binotto, negli ultimi tre giorni di test, la Ferrari cercherà le prestazioni velocistiche sul giro: saranno all’altezza di quelle già mostrate dalla Mercedes? La risposta, forse, tra una settimana.