F1, Ecclestone: Binotto è un ingegnere, alla Ferrari chiamerei Briatore
Nella lunga intervista concessa al Daily Mail l’ex Supremo Bernie Ecclestone non si è tirato indietro nel dire la sua circa alcuni degli attori protagonisti del Circus della Formula 1. Dopo aver sconsigliato a Hamilton un futuro approdo in Ferrari, invitandolo a riflettere sulle proprie motivazioni, Ecclestone ha parlato della travagliata stagione 2019 della Rossa. Secondo il miliardario britannico la Scuderia di Maranello mostra un problema di leadership: “Binotto non è un leader, è un ingegnere. Hanno bisogno di qualcuno che faccia capire alle persone che quello che chiede deve essere realizzato. Non servono discussioni”.
Se Ecclestone fosse chiamato a scegliere personalmente opterebbe per una figura autorevole dal passato vincente e controverso: “Chiamerei Flavio Briatore alla guida della Ferrari. Flavio farebbe ciò che ha sempre fatto con Benetton e Renault, ruberebbe le persone migliori dagli altri team. Il problema è che alla fine Flavio darebbe l’idea di essere lui il proprietario della Ferrari”.
L’ex numero uno della FOM ha poi analizzato la situazione dei piloti, dal calo dell’amico Sebastian Vettel sino alla grande ascesa di Charles Lecerc: “Vettel ha fatto un lavoro di m**da l’anno scorso e gliel’ho detto. Ha raccolto ciò che meritava in campionato [la quinta posizione]. La Ferrari ha privilegiato Leclerc, al 100 percento. Si innamorano di un pilota e diventa difficile per l’altro ragazzo. Molte cose sono andate contro Sebastian. Penso che abbiamo visto il meglio di Leclerc. Ha fatto bene e continuerà a farlo ma non credo che vedremo niente di spettacolare”.
Ecclestone ritiene che la Ferrari non abbia appoggiato il quattro volte campione mondo nel momento topico della sua stagione: “La vicenda in Canada ha turbato Sebastian [penalità di cinque secondi che gli è costata la vittoria]. Pensava che la Ferrari avrebbe dovuto supportarlo di più e si è bloccato. Ha ragione”.
Ecclestone, ormai prossimo alla soglia dei novant’anni, non sembra tentato dal riacquisire la leadership della categoria, passata nel 2017 a Liberty Media: “Se mi chiedessero di guidare l’azienda rifiuterei sicuramente. Vorrebbe dire provare a smontare tutto ciò che hanno messo insieme. Hanno il loro modo di fare le cose. Chase [Carey] secondo quanto riportato è stato il braccio destro di Rupert Murdoch, ma in realtà non lo era. Pensavano sarebbe stato semplice, come un’azienda normale, ma hanno scoperto che non lo è. Per me, ogni accordo è come comprare e vendere una macchina usata. La Formula 1 ha bisogno di un venditore di macchine usate”.