La grande illusione di Charles Leclerc. Il Gp del Bahrain disputato il 31 marzo 2019 può essere racchiuso in questa laconica frase, dietro cui tuttavia si cela una grandissima prestazione, non coronata soltanto dal crisma dell’impresa. È la gara che consacra Leclerc, dominatore indiscusso fino a quando ha voluto la power unit Ferrari, dopo aver sverniciato il team mate Vettel.
Charles aveva già fatto strabuzzare gli occhi di appassionati e addetti ai lavori in prova ottenendo la sua prima pole e, con essa, due record assoluti: diventare il più giovane pilota autore del miglior giro in qualifica della storia Ferrari in F1 e la prima partenza al palo di un driver monegasco.
Poi, domenica, lo show del campioncino rosso venne assicurato, nonostante una partenza non felice. Superato da Sebastian e dalla Mercedes di Bottas non si fece certo pregare. Li riprese sopravanzandoli entrambi per poi involarsi al comando. Leclerc impose un ritmo altissimo, inavvicinabile per chiunque. Quando ormai il primo successo in F1 sembrava a portata di mano e… di piede ecco, però, la doccia fredda. Anzi, gelata. Il motore della sua SF90 inizia a perdere potenza a 16 giri dalla fine per un danno alla centralina ed è costretto a lasciare la vittoria ad Hamilton, perdendo anche la piazza d’onore a vantaggio di Bottas. Riuscirà a salire almeno sul terzo gradino del podio salvando la macchina dal ritiro ma la sua performance, dopo soli due Gp al volante della Ferrari, impressiona tantissimo. Anche perché fa da contraltare alla brutta esibizione di Sebastian Vettel, in una gara che per il tedesco sembra ancora il prolungamento del Mondiale 2018, caratterizzato da un certo campionario di svarioni.
Indietro in prova e superato di slancio nelle fasi iniziali della corsa dal giovane brillante compagno di team, Vettel ha lottato per mantenere il secondo posto. Posizione che si è guadagnato dopo la prima sosta per perderla malamente dopo subendo il ritorno di Lewis. Nel tentare di resistere all’inglese, infatti, Seb sbaglia e va ancora una volta in testacoda. Subito dopo perde anche l’ala anteriore che gli finisce sotto la vettura. Rientra ai box, la sostituisce, riparte nono e concluderà soltanto quinto a 36” dal leader. A dare spettacolo in Bahrain, oltre a Leclerc, è invece l’altro ragazzino terribile della F1: Max Verstappen. Al solito ringhioso ma ormai anche incisivo, l’olandese lotta come un leone contro Sainz e Bottas e giunge quarto all’arrivo in volata su Charles. I due rappresentanti della “new age” affilano le armi.