F1, Robert Kubica: Nel 2008 avrei potuto vincere il Mondiale, ma BMW non ha osato! [ VIDEO ]
Nel corso di una bellissima intervista svolta dal suo amico Roberto Chinchero, Robert Kubica che, oltre ad essere un grande pilota, si conferma ancora un grande oratore, mai banale. Il pilota polacco ha affrontato tanti temi, dal passato al futuro prossimo e con molti spunti davvero interessanti, tra cui qualche retroscena che ha dell’incredibile.
Innanzitutto Robert parla della sua giovinezza quando entrò a far parte del programma piloti della Renault:
“Era il 2001, avevo 17 anni ed entrai nel progetto Renault: però con i francesi non ci fu un grande feeling, non capirono il mio talento e mi ritrovai fuori dal programma. Poi, dopo un test a fine 2005 mi riproposero un contratto ma avevo già l’interesse della BMW con cui firmai”
Robert, ovviamente ricorda che dopo tutto questo tira e molla, riuscì finalmente ad approdare alla casa francese:
“Flavio Briatore, che non capì immediatamente le mie potenzialità, mi ha spinto affinché tornassi alla Renault nel 2010 e infatti fu quello che successe. Come cambiano le cose nella vita…”
Il suo debutto in Formula 1 arriva nel 2006 in sostituzione di Jacques Villeneuve alla BMW:
“Alla prima gara in Ungheria vado a punti ma veniamo squalificati perché sottopeso: era scoppiato l’estintore interno ed abbiamo perso liquido. Così sono stato trovato più leggero di 200 grammi rispetto al limite consentito. Incredibile. Poi, però, mi sono rifatto a Monza: terza gara in carriera e vado a podio, una cosa memorabile”.
Una bomba, invece, la rivelazione che Robert fa riguardo la stagione 2008, quando riuscì a vincere il suo unico GP in Formula 1, in Canada:
“Nel 2008 potevamo vincere il Mondiale: avevamo dei pezzi nuovi che, nella seconda parte di stagione, ci avrebbero permesso di guadagnare decimi di secondo sul giro singolo ed andarcela a giocare con McLaren e Ferrari. La BMW non ha voluto metterli in macchina perché la loro idea era quella di vincere nel 2009, ma sappiamo tutti che quell’anno fu un flop.”
Kubica esprime il suo pensiero anche riguardo il futuro della Formula 1, un futuro che potrebbe essere a basso costo e con tecnologie meno avanzate anche a causa dell’ingente crisi economica che dovrà essere affrontata:
“Per come la intendo io, la Formula 1 è spingere tutti gli elementi alla massima potenza: prestazione pura, tecnologia, progresso; ora si cerca sempre di equilibrare i valori in pista tra le varie vetture ma non si riesce a capire che questo sport non sarà mai equilibrato, perché è nel suo DNA non esserlo”.
Il polacco si riferisce soprattutto all’introduzione del celeberrimo budget cap, concludendo con un’aspra critica alle attuali modalità di gestione delle risorse economiche:
“Non è che se togli 200 milioni di euro a un top team, questo arriva ultimo; ci sono tanti fattori in gioco che lo terranno sempre nei primi posti tra cui il talento delle persone che ci lavorano, il know how e l’esperienza”. – La critica al sistema non finisce qui- “Hanno eliminato i test per risparmiare soldi ma alla fine il budget è rimasto uguale per tutti; i soldi spesi sono sempre quelli. La Formula 1 di quando ho iniziato io è completamente diversa da questa”.
Che dire, una personalità del genere manca davvero in questo sport.