F1, Squadre e Liberty Media lontane dall’accordo. Il 2020 sarà senza gare?
Sono tantissimi gli scenari che si stanno delineando per questa particolare stagione di Formula 1 che non ha ancora avuto inizio: tra chi afferma di partire il 5 luglio con due doppi week end in Austria e a Silverstone a porte chiuse o chi vorrebbe vedere il primo appuntamento di questa stagione rinviato a dopo l’estate quando l’emergenza Coronavirus sarà parzialmente rientrata (forse), magari con un po’ di pubblico a fare da contorno.
L’ipotesi più drammatica rimane quella di annullare totalmente il 2020 di Formula 1: una decisione drastica e triste, tremenda per tutti gli appassionati dello sport e che potrebbe avere degli effetti molto negativi su tutto il Circus in termini meramente economici. La sopravvivenza dei team minori della griglia è seriamente messa a repentaglio dalla mancanza di gare fino a questo momento della stagione: per questo è nata la famosa polemica della riduzione del budget cap per contenere i costi, con la Ferrari che si è dichiarata molto critica con questa scelta.
Liberty Media ha comunque varato un piano economico per aiutare le squadre maggiormente in difficoltà, anticipandole dei soldi per “rimborsarle” degli eventi fin qui non disputati. Tra i team con la situazione più critica c’è sicuramente la Williams, con Claire Williams che ha aperto alla possibilità di un mancato inizio della stagione. Un’eventualità che, se confermata, vedrebbe il tragico fallimento di alcune squadre minori, tra cui probabilmente anche quello dello storico team di Grove.
Il CEO di Liberty Media Greg Maffei ha parlato proprio di questa difficile situazione mostrando come anche lui, un addetto ai lavori, sia ancora pervaso dall’incertezza:
“Dobbiamo aspettare e vedere come i singoli Stati si muoveranno per la riapertura: in base a ciò ci regoleremo di conseguenza per l’organizzazione dei Gran Premi. A porte chiuse o con il pubblico? La nostra priorità rimane quella di svolgere un evento che possa essere fruibile per tutti i fan ma che poi non porti alla bancarotta dei team per la mancanza di entrate economiche. Questo è un problema sul quale si deve lavorare anche con gli organizzatori e i promoters dei GP”.
Insomma, da una parte la volontà di organizzare qualcosa il prima possibile per ridare a tutti i tifosi la Formula 1, dall’altra il tentativo di non vedere fallire i team per la mancanza di pubblico al circuito, un fattore fondamentale per le entrate finanziarie delle scuderie. Liberty Media e tutto il Circus sono ad uno snodo fondamentale della loro storia, al centro di due pericolosi fuochi: una mossa sbagliata e le conseguenze potrebbero enormi con danni insanabili. Per questo, se non si riuscirà a trovare un accordo, una via di mezzo, la possibilità che la F1 non vada in scena nel 2020 si fa sempre più probabile, rendendo questo un anno storico. Oltre che ulteriormente dimenticabile.