Il Circus della Formula 1 è in attesa di riaprire i battenti e dare il via alla stagione 2020, finora falcidiata dall’emergenza coronavirus. L’intenzione di inaugurare il nuovo campionato nel mese di luglio in Austria si unisce alle discussioni sul budget cap e sulle misure da intraprendere per mitigare le pesanti ripercussioni economiche derivanti dallo stop forzato. In questo contesto emergenziale team, piloti e organizzatori stanno proponendo svariate iniziative digitali agli appassionati, nonché qualche ulteriore spunto per i media di settore.
Un contributo interessante è arrivato dal team Mercedes, che ha divulgato sui propri canali un breve servizio realizzato nella sede di Brackley a febbraio, un giorno prima della presentazione ufficiale della W11. Per l’occasione la compagine di Brackley aveva aperto le proprie porte a Ted Kravitz, giornalista e opinionista per Sky Sports F1. Le immagini e il racconto di Kravitz, uniti all’intervento del direttore tecnico James Allison, hanno ricostruito la progettazione e l’assemblaggio della nuova Freccia d’Argento.
Il 14 febbraio, in occasione della presentazione, la W11 è scesa in pista a Silverstone per i primi chilometri nel cosiddetto shakedown. Nei successivi test di Barcellona il team guidato da Toto Wolff avrebbe spiazzato fan e addetti ai lavoratori portando in pista l’innovativo DAS (Dual Axes Steering). La cancellazione del Gran Premio d’Australia e il protrarsi dell’emergenza hanno rimandato le aspirazioni dei team e le risposte del cronometro. Al via della stagione 2020, il mirino dei rivali sarà ancora una volta puntato su Lewis Hamilton e Valtteri Bottas: il nuovo progetto è sembrato solido e aggressivo pur palesando qualche problema di affidabilità .
Il processo che ha portato alla realizzazione della W11 ha avuto inizio tra novembre e dicembre del 2018: John Owen, capo progettista, e Andy Cowell, direttore del reparto powertrains di Brixworth, hanno formato il primo concept group dedicato alla monoposto 2020. La definizione delle prioritĂ e degli obiettivi ha poi lasciato spazio a mesi di intenso lavoro per creare la monoposto.
Motore e trasmissione sono state le prime parti a essere effettivamente costruite. Le prove al banco sono partite prima di Natale, permettendo alle componenti di accumulare migliaia di chilometri ancor prima di scendere in pista nei test. Nel corso dell’intervista Allison ha sottolineato quanto la preparazione in fabbrica sia cambiata rispetto al passato, riducendo i problemi nei primi giorni di test e permettendo ai team di massimizzare il lavoro in pista.
Successivamente sono state realizzate sospensioni, damper, asse anteriore e posteriore per verificare la resistenza strutturale di componenti che in pista sono soggetti a estreme sollecitazioni. Il focus è poi stato rivolto alla costruzione e all’assemblaggio delle superfici aerodinamiche: fondo, ala anteriore e posteriore, diffusore, bargeboard e altri elementi della carrozzeria.
Le ore precedenti i primi chilometri in pista sono contraddistinte da un lavoro febbrile e rappresentano il culmine di un percorso durato molti mesi. Il telaio completo di tutto il rivestimento in fibra di carbonio viene solamente ultimato pochi istanti prima dello shakedown, per affinare gli ultimi dettagli e permettere al pilota di scendere in pista. I tecnici e i meccanici chiamati ad assemblare la W11 saranno poi responsabili della gestione della macchina nei weekend di gara.
Il clima e l’entusiasmo della fabbrica alla vigilia dello shakedown sono assimilabili alla trepidante attesa della vigilia di Natale. Mesi di grande impegno, pressione e sacrificio per la realizzazione del progetto vengono ricompensati quando la macchina scende in pista per la prima volta. Nel momento in cui l’emergenza epidemica rientrerà e si spegneranno i semafori team e piloti sapranno sicuramente ripartire dall’ardore e della ricerca del limite che hanno sempre animato la Formula 1.