Auf Wiedersehen, Seb! I 5 momenti più belli di Vettel in Ferrari
Era nell’aria già da giorni, e quest’oggi è arrivata la conferma: a partire dalla stagione 2021 Sebastian Vettel non sarà più un pilota della Ferrari.
Il tedesco, reduce da un 2019 complesso e sempre più restio a legare il suo nome a quello di Maranello, farà le valigie non appena terminerà il campionato 2020, per la verità non ancora iniziato a causa dell’emergenza Covid-19. Cinque anni esatti trascorsi sotto l’insegna del Cavallino Rampante, in costante lotta contro lo strapotere delle Mercedes ma con la consapevolezza di avere alle spalle il supporto di un’intero popolo “rosso”, che lo accolse a braccia aperte nel 2015 con il desiderio non troppo celato di poter incoronare Seb come l’erede di Michael Schumacher.
Cinque anni di aspettative e di emozioni forti, tanto che spesso abbiamo quasi dubitato sulla provenienza germanica di Vettel, scambiandolo per uno dei noi, latino ed italiano. Cinque anni di gioie, ma anche di delusioni e di polemiche, non ultime quelle scaturite nel corso dell’ultima stagione, con il numero 5 della Rossa spesso e volentieri vittima di quella pressione che lo ha spinto a compiere molteplici errori, sbavature ripetute che hanno condotto fino a qui, con una separazione ufficializzata ma che si concretizzerà solo quando questo complesso 2020 volgerà al termine.
I ricordi più recenti di Vettel sono legati ai fuoripista ed ai contatti (su tutti in Italia e Brasile quest’anno nel 2019 ed in Germania nel 2018), e ad una stagione vissuta sottotono, all’ombra di un altro giovane campione che risponde al nome di Charles Leclerc. Ma se il tedesco ha potuto concretizzare il sogno di salire a bordo di una Ferrari, dando motivo e speranze ai propri tifosi di poter sconfiggere la temibile armata della Mercedes, significa che questa grande occasione non sia arrivata per caso: il talento di Vettel era ed è innegabile, e solo chi ha la memoria corta può negare di aver visto Seb esprimersi al massimo del suo potenziale anche in Ferrari.
Non è ancora chiaro chi arriverà dopo di lui (Sainz?), ma quel che è certo è che Vettel, chiamato a sua volta per sostituire un certo Fernando Alonso, ha lasciato tanti ricordi positivi, fornendo prestazioni eccezionali.
Ne abbiamo raccolte cinque, dal 2015 ad oggi, nell’attesa che il 2020 possa finalmente partire e che abbia pronte le ultime carte per Vettel, da giocare nel cuore dei tifosi ferraristi prima dell’inevitabile ringraziamento finale e di un sentito “Auf Wiedersehen” dall’Italia.
GP MALESIA 2015, LA 1° VITTORIA
Al termine del mondiale 2014, il mondo della Formula 1 lancia una notizia sensazione e clamorosa: Fernando Alonso, pilota della Ferrari, lascerà il Cavallino nel 2015 per abbracciare la McLaren. Ma non è tutto, perché anche Sebastian Vettel, nonostante i quattro titoli consecutivi ottenuti tra il 2010 ed il 2013, è ai titoli di coda con la tanto amata Red Bull. Di conseguenza, a prendere il posto dello spagnolo in Ferrari nel 2015 sarà proprio Vettel, che raggiunge in squadra Kimi Raikkonen.
Il comunicato ufficiale viene accolto con entusiasmo dal popolo ferrarista, che già intravede in Vettel l’erede ideale di Michael Schumacher, grazie alla nazionalità ed all’elevato numero di successi che condividono.
Nel corso dei test invernali, Seb fa di tutto per farsi amare dal suo nuovo pubblico: prova ad esprimersi in italiano e non si tira mai indietro quando c’è da esporsi in sincere manifestazioni d’affetto nei confronti della Ferrari. Negli occhi di Vettel si vede la felicità di aver realizzato un sogno sportivo.
Il binomio ideale instauratosi tra il pilota tedesco e la sua nuova realtà diventa ancora più saldo in pista, già alla seconda gara del campionato 2015. A Sepang, in Malesia, il neo-acquisto della Rossa è autore di una performance impeccabile, chiusa con un trionfo. Alla sua seconda apparizione ufficiale, Vettel vince così il primo GP al volante della Ferrari, con l’inno tedesco ed italiano che torna a suonare per la prima volta dal 2006, ossia l’ultimo anno di Schumacher a Maranello.
GP ITALIA 2015 – IL PODIO PIU’ BELLO
Ma il 2015 è anche l’anno della Mercedes e di Lewis Hamilton, troppo forti per chiunque, Ferrari compresa. Ed allora, salvo qualche vittoria, il campionato si rivela un continuo inseguimento al team tedesco, con sentimenti di resa e di grandi soddisfazioni che si alternano gara dopo gara. Tra i gran premi più belli senza la celebrazione della vittoria spicca quello a Monza, dove Vettel giunge 2° alle spalle di Hamilton e davanti all’ex ferrarista Massa, a sua volta abile a sfruttare i guai meccanici di Rosberg. Per Vettel è il primo podio in Italia con la nuova tuta rossa, ed appunto per questa ragione ha un sapore speciale: in più momenti successivi alla bandiera a scacchi, il tedesco ammetterà di essersi gustato il podio più bello sua carriera, complice l’immenso affetto della marea rossa sotto i gradini del podio monzese.
Galvanizzato dal grande risultato, Vettel avrà modo di regalarsi la prima pole position in Ferrari subito dopo, sul circuito di Marina Bay di Singapore.
GP MONACO 2017 – SI SPEZZANO GLI INCANTESIMI
Tra i gran premi più memorabili dell’avventura ferrarista di Vettel, merita di essere ricordato quello di Monaco del 2017. Sul circuito del Principato, sia il tedesco che il compagno di squadra Raikkonen sono protagonisti di un week-end esaltante, conclusosi con un risultato che interrompe i lunghi digiuni rossi nella terra del Casinò.
Trionfando a Monaco, Seb regala alla Ferrari la prima vittoria a Monte Carlo 16 anni dopo l’ultimo exploit e, grazie al 2° posto di Raikkonen, una strepitosa doppietta che mancava dal GP di Germania 2010.
GP CANADA 2018 – E SONO 50!
Il 2018 è l’anno del fatidico incidente di Vettel nel corso del GP di Germania, terminato anzitempo quando era al comando della gara. Per molti, quell’episodio fu il lento deterioramento dei rapporti tra il pilota, la squadra e l’ambiente Ferrari. Prima di quella famosa uscita di pista però, il 2018 del tedesco non iniziò male, anzi.
La riprova più evidente è da scovare nel Gran Premio del Canada, in cui il numero 5 della Rossa si presenta al via in uno stato di grazia degno dei tempi in Red Bull. Il tedesco vince a mani basse, regalandosi il 50° successo in carriera nel Circus. Inoltre, nella terra di un altro idolo ferrarista come Gilles Villeneuve, la vittoria di Vettel garantisce il ritorno al successo in Canada per la Ferrari 14 anni dopo l’ultima volta.
GP SINGAPORE 2019 – L’ULTIMO SIGILLO
Come detto, il 2018 rappresenta per Vettel l’inizio di un “incubo” sportivo senza precedenti: le critiche e gli errori prendono il sopravvento, specialmente nel campionato 2019, dove ad affiancarlo non c’è più l’amico Kimi Raikkonen, ma un giovane talentuoso e scalpitante come Charles Leclerc.
Il carisma del ragazzino è tale da assecondare in più occasioni i numeri e la storia di Vettel, a tal punto che quest’ultimo riuscirà ad ottenere la sua “rivincita” soltanto in un’occasione: il GP di Singapore.
Su una pista particolarmente apprezzata dal campione tedesco, Vettel riesce ad accantonare tutte le accuse ed i veleni post-Monza (gara in cui Leclerc vince ed il numero 5 è protagonista di un errore grossolano), trionfando nella notte di Marina Bay proprio davanti al monegasco.
Ad oggi, con un mondiale 2020 che ancora deve essere inaugurato, quella resta l’ultima vittoria di Sebastian Vettel.
L’ultima testimonianza di una vera e propria storia d’amore tra lui e la Ferrari conclusa, almeno per il momento, senza un lieto fine, ma sempre basata su un immenso rispetto dell’uomo e del pilota verso la propria casa: mai una parola fuori posto, mai atteggiamenti da prima donna.
Auguri per tutto, Seb!