F1, Charles Leclerc: pilota, attore, modello. Non si starà montando un po’ la testa?
I piloti di Formula 1, oltre ad essere campioni indiscussi nella rispettiva disciplina, sono anche personaggi pubblici di prima fascia: i lori nomi ed i loro volti compaiono in programmi televisivi, ed i marchi più prestigiosi fanno a gara per avere la loro firma sui loro prodotti, sportivi e non solo.
I più corteggiati sono senza dubbio i campioni del mondo, ancora in attività o del recente passato. Piloti che hanno dato una svolta alla loro carriera in pista e che desiderano creare una certa immagine di sé al di fuori delle competizioni, abbracciando progetti di ogni natura per incrementare e rafforzare il proprio profilo una volta scesi dall’abitacolo.
Più raramente, invece, le attenzioni dei media e degli sponsor si sono concentrare sulla figura di un pilota giovanissimo, che per giunta non ha ancora coronato il suo sogno di diventare campione del mondo.
Ed il caso più esemplare, che stiamo vivendo in questi giorni complessi e lontani dalle competizioni, è quello di Charles Leclerc, pilota monegasco della Ferrari sul quale sono riposte le speranze future del Cavallino Rampante.
Il 22enne del Principato sta infatti trascorrendo un periodo pre-stagionale (e fa un certo effetto a dirlo a fine maggio) molto intenso, impegnato in diverse iniziative suddivise tra sponsor, inviti a talk show e addirittura partecipazioni cinematografiche.
E’ doveroso fare una premessa importantissima: nessuno vuole giudicare o criticare le attività extra-sportive di Leclerc (e di qualsiasi altro pilota), essendo egli liberissimo di riempire la propria vita come meglio crede, senza tra l’altro mancare di rispetto a nessuno. Eppure, in questa vigilia di campionato caratterizzata da alcune mosse di mercato eccezionali, inizia a serpeggiare un filo di preoccupazione tra i tifosi della Ferrari.
Nelle ultime settimane il numero 16 ha infatti legato il suo nome, e soprattutto il suo aspetto estetico, a quello di Giorgio Armani, il quale ha puntato tutto sull’enfant prodige della Ferrari come nuovo modello e testimonial per la sua linea uomo primavera/estate 2020 “Made to Measure”.
In aggiunta, domenica scorsa Charles ha vestito i panni dell’attore, sfrecciando a bordo della SF90 Stradale tra le vie del Principato per le riprese del cortometraggio “Le Grand Rendez-Vous”, diretto da Claude Lelouch. Infine, proprio questa sera, il pilota della Ferrari sarà presente in qualità di ospite al talk show di Sky “E poi c’è Cattelan”, in onda alle 21.15 su Sky Uno.
E’ palese che l’immagine del monegasco sia in costante crescita di consensi, favorita tra l’altro dalle 7 pole position e dalla 2 vittorie conseguite la stagione precedente, con il trionfo di Monza che lo ha elevato a nuovo idolo del popolo ferrarista. Le qualità ed il talento non mancano certamente a Leclerc, ma è proprio questa considerazione, unita alle frenetiche attività extra-circuito degli ultimi giorni, che ha fatto storcere il naso a qualche appassionato. Facendo un rapido giro sui social network, pur non essendo questi ultimi la voce della verità, in parecchi cominciano a manifestare qualche perplessità:
Non sarà che l’emblema del futuro di Maranello si stia montando la testa?
E ancora, vista soprattutto la giovane età, sarà capace di reggere la pressione nel malaugurato caso in cui non dovessero arrivare i tanto attesi risultati?
Alla Ferrari non hanno dubbi sulle potenzialità del loro pilota, capace di dimostrare una cattiveria agonistica ed un talento decisamente notevole. I fedeli del Cavallino Rampante si augurano che le recenti avventure del loro pupillo non possano impattare negativamente sulla concentrazione e sulla velocità, vista anche la ripartenza del mondiale prevista a luglio.
Leclerc è giovane, ha seminato e raccolto le prime grande soddisfazioni dopo un percorso nelle categorie minori in cui tutti lo hanno indicato come un “predestinato”, reggendo bene il peso delle aspettative.
E’ quindi normale che possa dedicarsi ad eventi ed impegni che spettano a personaggi pubblici emergenti come lui, ma la speranza generale è quella che non perda quel particolare feeling con la sua attività primaria: quella costituita dalle corse, dalla competizione, dalla velocità e dalle vittorie, senza cadere nel tranello dell’eccessiva pressione mediatica e dell’apparente miniera d’oro del mondo dello spettacolo.
L’ultimo ad aver vissuto esperienze simili a quelle di Leclerc è stato un certo Lewis Hamilton, e tutti sappiamo come ha poi sviluppato la sua carriera in Formula 1.