F1, La Termo – Aerodinamica è la nuova frontiera in Formula 1 [VIDEO]
Nell’ultimo decennio in F1 sta trovando sempre più maggiori applicazioni lo studio della termo – aerodinamica, ovvero la scienza che cerca di sfruttare la temperatura dei flussi d’aria per vantaggi aerodinamici.
L‘aria è influenzata dalla temperatura in cui si trova, e una maggiore agitazione delle molecole dovuta agli alti livelli di energia forniti dal calore, ne abbassa la densità, generando moti convettivi. In F1 nulla è lasciato al caso, e una ricerca esasperata, dovuta anche alle innovazioni tecnologiche, hanno spinto gli ingegneri a cercare anche il minimo vantaggio aerodinamico dovuto a una diversa temperatura dei flussi d’aria.
Nella F1 moderna lo sfruttamento delle alte temperature delle parti meccaniche a fini aerodinamici è la nuova frontiera di sviluppo per tecnici e ingegneri. Una monoposto dell’attuale F1 fra dischi freno, motore endotermico e turbina, ha al suo interno temperature che arrivano a picchi di 1000-1200 gradi. I flussi d’aria ad alte temperature hanno una densità minore rispetto all’aria standard, e quindi hanno un impatto considerevolmente ridotto in termini di resistenza all’avanzamento.
Lo sfruttamento dei flussi d’aria provenienti dai roventi dischi di freno aiuta, in determinate condizioni e in determinate aree della vettura, a laminare i flussi riducendo le turbolenze nocive ad una corretta fluido dinamica.
E’ dunque qui che entra in gioco lo studio della termo – aerodinamica, e soprattutto questo oggi avviene grazie ai software moderni, che riescono a riprodurre gli effetti del passaggio d’aria in ogni singola parte della monoposto. Software come il CFD ( acronimo di computational fluid dynamics) permettono ai progettisti di osservare gli effetti di pressione e depressione agenti sulle superfici della vettura, permettendo di vedere quali aree della vettura generano la giusta deportanza.
I flussi d’aria cambiano andamento e sono influenzati dalle parte aerodinamiche della vettura, ma grazie alla termo – aerodinamica si è scoperto che sono influenzati anche dal calore. Le correnti d’aria che investono la vettura, a seconda della temperatura, hanno una tendenza minore o maggiore a seguire le linee della carrozzeria. Una superficie più calda aiuta i flussi a incollarsi ad essa, permettendo all’aria di seguire il giusto percorso generando la spinta verticale ricercata per aumentare il carico aerodinamico ricercato