F1 | Vettel e Ferrari, l’addio è ufficiale: Sainz sempre più vicino a Maranello
Nella nottata, il quotidiano tedesco Bild aveva lanciato la bomba che nessuno si sarebbe aspettato a questo punto dell’anno: Sebatian Vettel e la Ferrari si lasceranno a fine stagione. La notizia è stata poi confermata ufficialmente questa mattina dalla stessa scuderia di Maranello con una nota. Binotto non mentiva quando diceva che la data del GP di Spagna sarebbe stata fondamentale per il rinnovo contrattuale di Sebastian, e così è stato. Una trattativa che però ha portato ad un finale non a lieto fine, doloroso per entrambe le parti e, soprattutto, per i tifosi Ferraristi che, in queste sei stagioni tra alti e bassi, si erano affezionati al talento di Heppenheim.
Lo stesso Seb ha commentato così il suo addio che avverrà a fine stagione:
” Per riuscire ad ottenere il massimo in questo sport bisogna essere in perfetta sintonia ed io e la squadra abbiamo realizzato che non esiste più la volontà comune di proseguire insieme dopo il 2020. In questa mia decisione non rientrano in nessun modo aspetti economici: non è il mio modo di ragionare quando si fanno certe scelte e mai lo sarà”.
Un Vettel chiaro e limpido che ha voluto sottolineare come le cifre, molto a ribasso, della proposta di rinnovo non abbiano influenzato la scelta di non proseguire con Ferrari. Poi un momento di introspezione:
“Questa situazione mi ha portato a fare tante riflessioni su quelle che sono le priorità della vita; mi dovrò prendere il tempo necessario per riflettere su cosa sia realmente essenziale per il mio futuro”.
Ermetico, enigmatico sul suo futuro e che, ad interpretazione, non esclude addirittura un ritiro dalle corse a fine stagione. La chiosa finale è dedicata, inevitabilmente, ai tifosi e al proseguo del campionato:
“La Ferrari è speciale e le auguro tutto il successo che merita; voglio ringraziare tutta la famiglia Ferrari e, soprattutto, i suoi tifosi sparsi per tutto il mondo per il sostegno che mi hanno dato in questi anni. Il mio immediato obiettivo sarà quello di chiudere questa lunga storia con Ferrari nel migliore dei modi, cercando di condividere bei momenti come accaduto in passato”.
Un addio che è arrivato come un fulmine a ciel sereno e sta cominciando a collezionare polemiche: ci si lamenta delle tempistiche della scelta, per molti arrivata inutilmente presto nella stagione, senza nemmeno aver iniziato a correre e c’è chi rivanga sul trattamento riservato al tedesco, come se fosse un pilota di Serie B. Il paradigma, per alcuni tifosi, è sempre quello: Vettel è un quattro volte campione del mondo e viene maltrattato da Ferrari rispetto a Charles Leclerc che non ha ancora vinto nulla e viene visto come un Dio sceso in terra. Diciamo comprensibile.
C’è chi poi protesta per la mancanza di valide alternative sul tavolo. Questo è un argomento davvero spinoso perché la concorrenza è tanta e spazia dai nomi più vari: per adesso tutte le fonti più autorevoli vedono Carlos Sainz in pole position per sostituire Vettel nel 2021. Lo spagnolo è ben visto dagli organi dirigenziali di Maranello e l’operazione non dovrebbe neanche essere onerosa economicamente.
Tra le altre ipotesi abbiamo Daniel Ricciardo, in rottura con la Renault per sua stessa ammissione, ma che creerebbe un problema di gerarchie all’interno della squadra. Problema che non si avrebbe con Antonio Giovinazzi che accetterebbe a cuor leggero di fare da spalla a Leclerc. Poi i sogni mostruosamente proibiti, ossia Lewis Hamilton e Fernando Alonso. Il primo, a meno di un incredibile stravolgimento delle carte, dovrebbe rimanere vestito d’argento e non coronare il suo sogno di approdare in Ferrari; per quanto riguarda il secondo sarebbe un ritorno all’ovile col botto, una astuta mossa di marketing che però, con l’addio di un già esperto Vettel, non avrebbe senso sul piano puramente della logica.
L’annuncio del sostituto potrebbe arrivare come quello del mancato rinnovo di Sebastian: così, all’improvviso e senza nessun preavviso. Sainz è il favorito numero uno, d’accordo, ma prepariamoci anche a colpi di scena. Clamorosi.