In Austria il prossimo week end comincerà ufficialmente la stagione 2020 della Mercedes, che farà debuttare il nuovo Power Unit sulla W11.
A Barcellona a febbraio il Power Unit Mercedes era stato oggetto di diverse noie tecniche e cedimenti meccanici, i quali erano riconducibili a una non sufficiente lubrificazione delle masse in attrito. I problemi erano stati riscontrati anche in alcune squadre satellite del team di Stoccarda, destando non poca preoccupazione sull’affidabilità del motore endotermico per il Gran Premio d’Australia di Marzo.
Questo tipo di problema è direttamente legato al nuovo regolamento tecnico in termini di utilizzo di additivi e oli, che vanno a limitare il quantitativo di fluidi lubrificanti, che le squadre utilizzano come mezzo per aumentare il potere calorifico della benzina in camera di combustione, e quindi aumentare la potenza globale del Power Unit. L’emblema di questa situazione è direttamente legata alla Ferrari, che nel 2019 con la SF90 era finita sotto accusa da parte di Red Bull, e quindi tenuta nella lente di ingrandimento della FIA, per un impiego “furbo” degli oli-additivi utilizzati dalla Shell.
La “fortuna” da questo punto di vista ha aiutato Mercedes, che grazie ai mesi di stop forzati, è riuscita a risolvere i problemi legati allo scarsa portata di oli all’interno delle componenti meccaniche. In Austria dovrebbe dunque debuttare il nuovo Power Unit della scuderia di Brackley, che dovrebbe essere affidabile da questo punto di vista.
Sul tracciato del Red Bull Ring la variabile affidabilità è una prerogativa da tenere sott’occhio per le varie squadre, in quanto il circuito austriaco è molto esigente dal punto di vista dello stress meccanico della singole componenti. Una singola tornata è percorsa con quasi l’ 80% dell’acceleratore in pieno, e l’aria rarefatta degli oltre 700m nei quali è collocata la pista rende più arduo il lavoro delle masse radianti.
Molto importante sarà anche il ruolo degli oli utilizzati come veicolo di conduzione termica nel Power Unit Mercedes “fase 2”, grazie alle loro proprietà chimiche appositamente studiate dal fornitore Petronas. I cuscinetti radenti della turbina subiscono stress meccanici e termici elevatissimi, ruotando a quasi 13.000 giri e raggiungendo temperature oltre i 600 gradi. La patina di olio che avvolge il cuscinetto è indispensabile sia da un punto di vista viscoso, sia da un punto di vista termico, in quanto consente di ridurre le dilatazioni termiche dei materiali metallici, che potrebbero essere causa di rotture.
In questo video Fabiano Vandone ci mostra come Mercedes ha lavorato sul Power Unit in vista del GP d’Austria.