La Mercedes copia il progetto Ferrari: rake più puntato e muso outwash. La W11 sempre più verso le idee di Maranello.
Che Mercedes vedremo al primo Gran Premio dell’anno al Red Bull Ring?
La Mercedes W11, come abbiamo visto sin dai test, presenta alcune analogie aerodinamiche con la Ferrari dello scorso anno, con un’impronta aerodinamica più spinta verso la minore resistenza all’avanzamento.
La W10, dominatrice della stagione passata, aveva nella velocità di punta il suo punto debole, soprattutto rispetto a Ferrari. La W10 e la SF90 erano due monoposto, a livello aerodinamico, quasi opposte:
La SF90 era nata con la filosofia di ala anteriore “out-wash”, risultando capace di generare pochissimo drag riuscendo ad essere velocissima nei tracciati dove contava l’efficienza aerodinamica. La Mercedes W10 era l’altra faccia della medaglia rispetto a Ferrari, con una vettura capace di generare un’elevato carico aerodinamico, a discapito di qualche km/h di velocità di punta.
Tuttavia, se la soluzione Mercedes dell’anno scorso ha premiato la casa anglo-tedesca, i tecnici di Brackley hanno richiamato sulla W11 alcune delle filosofie aerodinamiche viste sulla SF90 di Mattia Binotto, per annullare i punti deboli del 2019.
Già a metà dello scorso anno James Allison studiò alcune modifiche aerodinamiche sulla Mercedes W10, nata inizialmente con la filosofia in wash, per poi spostarsi su una soluzione aerodinamica più improntata verso l’ out-wash. Queste soluzioni, che vanno in direzione di una migliore efficienza e penetrazione aerodinamica, sono state riprese anche sulla W11.
Una aerodinamica più “leggera” consentirebbe anche a Mercedes di ridurre i consumi carburante in gara, a tutto vantaggio del peso vettura. C’è da considerare comunque che Mercedes non lavora semplicemente nella riduzione del carico aerodinamico, ma cerca il giusto compromesso fra spinta verticale e resistenza all’aria.
Fra le novità assolute viste sulla Mercedes del 2020 c’è l’utilizzo dell’assetto picchiato (in gergo tecnico Rake), con un asse anteriore più impuntato in avanti, e un posteriore più alto da terra. Questa soluzione, estremizzata negli anni passati da Red Bull e che successivamente ha fatto scuola fra le squadre, è stata più volte testata da Mercedes negli anni passati. Tuttavia però non aveva soddisfatto i tecnici Mercedes, che fino all’anno scorso hanno sempre prediletto una monoposto praticamente parallela al suolo.
Da quest’anno invece Mercedes ha deciso di cambiare radicalmente concetto aerodinamico, nonostante il detto popolare affermi che “squadra vincente non si tocca”.