Weber sul ritorno in F1 di Schumacher: Fu un grosso errore!
Un errore, un grosso errore dettato da una scelta di passione e di amore incontrastato per i motori, la cui mancanza lo aveva portato alla noia. Così lo storico manager di Michael Schumacher, Willi Weber, ha bollato a 10 anni di distanza la decisione del campionissimo tedesco, ancora in lotta con la propria salute, di tornare a correre in F1 nel 2010 dopo il primo ritiro di quattro anni prima.
“Questa è stata, anche col senno di poi, la cosa più stupida che potesse fare. Mi ha detto che era annoiato, doveva guidare ma sapevo anche che non sarebbe stata una buona idea”, ha dichiarato Weber a Motorsport-Total.com sottolineando quanto egli stesso abbia tentato di scoraggiarlo non seguendolo poi su questa strada. Ma, a detta del manager, il Kaiser non volle ascoltarlo e decise di rientrare in quel mondo che lo vide primeggiare come nessun altro, ancora oggi: 91 vittorie di Gp e 7 titoli mondiali. All’epoca, invece, Schumacher si fece attirare dalle sirene del fido Ross Brawn, in quel momento team principal del neonato squadrone teutonico.
“Michael, cosa vuoi? Puoi solo perdere. Non puoi più vincere. Hai vinto tutto. Sei il miglior pilota del mondo. Stai sul piedistallo più alto che esiste. Puoi solo perdere ora”, disse Weber a Schumacher, ma invano. Il manager era talmente contrario al suo ritorno che non intendeva più seguirlo in giro per il mondo in questa sua nuova avventura. “Gli dissi che non avrei preso parte a gare all’estero, ma mi sarei preso cura di lui in Europa”. Tuttavia Michael aveva già deciso: “Willi, ci ho pensato. Lo farò da solo”. A quel punto ognuno prese la sua strada pur rimanendo entrambi amici.