Ferrari si è presentata in Austria con la stessa macchina di Barcellona a livello aerodinamico, confermando le parole di Mattia Binotto che aveva anticipato, con le sue dichiarazioni, che i primi veri “upgrades” sulla SF1000 saranno portati in Ungheria.
Nessuna “versione B”, dunque, sul tracciato del Red Bull Ring.
Ferrari che prende tempo, prima di introdurre i primi sviluppi aerodinamici, per capire a fondo il potenziale della SF1000. Individuare le giuste aree di intervento, che riguarderanno gli step evolutivi della rossa durante questo sprint di stagione 2020, è il focus principale dei tecnici della scuderia italiana. A livello visivo non c’è nessuna novità aerodinamica, e la vettura rimane la stessa che abbiamo visto durante i test invernali sul tracciato di Barcellona. L’unica novità, che era certa già prima di approdare in terra austriaca riguarda il telaio, che per regolamento dovrà essere omologato dalla Federazione proprio a Spielberg.
I veri aggiornamenti in Austria sono celati all’occhio della concorrenza, con Ferrari che fa debuttare il Power Unit 065 specifica 2, che dovrebbe garantire un surplus di potenza stimato nell’ordine di una ventina di cavalli. Il Power Unit aggiornato dovrebbe essere anche più affidabile e più conservativo sul consumo di benzina. Infine, le voci che riguardavano l’introduzione di un cambio modificato sembrano essere smentite. Dopo i test invernali Ferrari aveva rilevato delle microtorsioni alla scatola del cambio, che potevano influire sull’affidabilità delle componenti meccaniche della trasmissione. Si era parlato di un rinforzo per irrigidire la scatola del cambio, che tuttavia sembra essere la stessa vista a Febbraio durante i test.
Le prestazioni della rossa vista durante le prime libere sembrano aver confermato le ipotesi che hanno accompagnato l’inizio del mondiale, sin dalla fine dei test pre-stagionali, ovvero: Ferrari è dietro Mercedes di circa mezzo secondo. Il ritardo soprattutto è evidenziato in termini di velocità sul dritto, a conferma che la Ferrari SF1000 genera molto drag.
Gli aggiornamenti, presunti, che dovrebbero arrivare in Ungheria dovrebbero essere rivolti a riequilibrare il progetto SF1000 che, per ricercare più carico aerodinamico, ha perso troppo in termini di efficienza aerodinamica. Anche i nuovi regolamenti severi sull’uso di oli additivi e il doppio flussimetro, potrebbero aver intaccato davvero la prestazione del Power Unit, che fino al 2019 era il più potente del lotto.